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LA SENTENZA
LA SENTENZA
Agropoli, minacce del clan degli zingari: pene confermate in Cassazione
Redazione
17 febbraio 2022 10:23
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AGROPOLI. Minacce al sindaco di Agropoli, Adamo Coppola: confermate in Cassazione le condanne comminate ai componenti del cosiddetto ‘clan degli zingari’, sgominato nel novembre del 2018 con un blitz dei carabinieri della locale Compagnia. Gli ermellini hanno ritenuto inammissibili i ricorsi presentati dai cinque imputati: pene confermate dunque per Enzo Cesarulo, alias Cavallaro (1 anno e 6 mesi), Vito Marotta alias Dumbone (1 anno); condanne confermate per il 32enne Vito Marotta (10 mesi), per l’omonimo 39enne Vito Marotta detto Corleone e Antonio Dolce detto Capone (6 mesi ciascuno).

Durissimo fu il colpo inflitto dai militari dell’Arma cilentani, allora agl’ordini del cap. Francesco Manna, agli esponenti di spicco della comunità rom agropolese, a seguito dell’indagine ‘Faro’ coordinata dalla Dda di Salerno e culminata all’alba del 30 novembre 2018, quando furono eseguite ben 22 misure cautelari, di cui 11 in carcere, 7 ai domiciliari, 4 gli obblighi di dimora a carico di capi storici, esponenti di spicco e fiancheggiatori delle famiglie rom Marotta, Dolce e Cesarulo.

Una vera e propria holding del crimine, a gestione familiare, capace di tenere in pugno la città di Agropoli sotto la sferza dell’intimidazione, imponendo assunzioni di parenti e sodali in società al servizio del Comune, arrivando a minacciare con metodi mafiosi anche sottufficiali della locale Compagnia ed il sindaco Coppola, sfasciandogli finanche la porta dell’ufficio in municipio. 



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