CAPACCIO PAESTUM. Il Comune di Capaccio Paestum punta ad ottenere il dissequestro del Lido Kennedy, sul lungomare della Laura, al fine di adibire l’immobile ad usi sociali ed attività di pubblico interesse. La Giunta, infatti, con apposita delibera ha affidato all’avvocato capaccese Dalmazio Voza l’incarico di rappresentare l’ente per chiedere il dissequestro con eventuale facoltà d’uso della struttura, fatiscente ed ancora sottoposta sequestro preventivo da parte dell’autorità giudiziaria, sita lungo la fascia costiera attualmente interessata da lavori di riqualificazione “ragion per cui lo stato di totale abbandono in cui versa - si legge nel dispositivo - confligge con l’esecuzione dei suddetti interventi”.
Di fatto, nel 2019 l’ente civico dispose la revoca della concessione demaniale e della licenza commerciale per l’esercizio di stabilimento balneare, nonché l’autorizzazione alla somministrazione di cibi e bevande. Da allora la struttura, gran parte in ferro e cemento, versa nel completo degrado rappresentando non solo uno scempio edilizio che deturpa l'ambiente ma anche un serio pericolo per i fruitori della spiaggia nonché un pugno nell'occhio al decoro della fascia costiera, che ogni anno accoglie migliaria di turisti da tutto il mondo.
La società che gestiva il lido, di proprietà della famiglia dell’imprenditore Roberto Squecco, fu colpita da interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Salerno: per tale ragione, fu chiuso proprio ad inizio estate 2019, con il sequestro preventivo confermato prima dal Tribunale del Riesame di Salerno e successivamente con sentenza emessa dalla 2° Sezione della Corte di Cassazione che dichiarava inammissibile il ricorso avverso l’ordinanza del Gip che aveva respinto la richiesta di revoca del sequestro preventivo sui beni della Lido Kennedy srl.