EBOLI. È diventato un vero e proprio intrigo internazionale lo yacht di lusso arenatosi sul litorale di Eboli, la notte tra il 2 e 3 dicembre dello scorso anno, per la rottura di entrambi i motori a seguito di una violenta mareggiata. Sono passati tre mesi, ma l’imbarcazione da diporto è ancora lì, sulla spiaggia di Campolongo (nella foto), depredata e saccheggiata ogni giorno da vandali fino a diventare rifugio occasionale per immigrati senza fissa dimora, più volte sloggiati dagli agenti della Polizia Municipale, diretti dal ten. col. Sigismondo Lettieri.

Il natante, un Benetti di 28 metri battente bandiera polacca denominato ‘Mensh II – AmalfiCoast’, è di proprietà di un privato di origini francesi residente in Spagna: durante il viaggio di ritorno da Camerota nel paese iberico, si fermò all’ancora dapprima a Foce Sele, dove passeggeri ed equipaggio furono tratti in salvo da una motovedetta della Guardia Costiera di Agropoli, per poi spiaggiarsi sulla costa ebolitana in balìa del mare in burrasca. 

Delle procedure di messa in sicurezza e rimozione se ne sono così occupati dapprima i militari dell’Ufficio circondariale marittimo cilentano, guidati dal ten. di vascello Valerio Di Valerio, per poi diventare competenza della Capitaneria di Porto di Salerno, coordinata dal cap. di vascello Rosario Loreto, che ha interpellato finanche il Ministero dell’Ambiente sul da farsi. Al riguardo lo yacht, ormai completamente fuori uso e in stato di totale degrado ed abbandono, è stato classificato come rifiuto speciale, circostanza che impone ora al Comune di Eboli di farsi carico dell’onere di rimuovere lo yacht dalla costa, ovvero di tutte le relative spese in danno del proprietario, ad oggi irreperibile. L’auspicio è che venga disincagliato e portato via dall’arenile prima dell’inizio della stagione estiva, rappresentando un serio pericolo per l’incolumità di turisti e bagnanti.