AQUARA. Nonostante il momento critico dovuto alla pandemia e alle vicende che stanno sconvolgendo il mondo intero, vogliamo porre l'attenzione sulle malattie renali che interessano una vasta parte della popolazione. La malattia renale cronica colpisce circa il 10% della popolazione adulta nel mondo e, solamente in Italia, i pazienti che ne soffrono in forma media o grave sono circa 4,5 milioni. Circa 50.000 sono in trattamento dialitico cronico. I dati sono in costante aumento per una serie di fattori, tra cui il progressivo invecchiamento della popolazione e che potrebbero aumentare ancora come effetto correlato allo stop subito dalle visite specialistiche durante la pandemia.
Un italiano su due (46%) ha ammesso di non sapere chi sia lo specialista dei reni. Da una ricerca, che ha coinvolto un campione di oltre 1000 italiani tra i 18 ed i 70 anni, è risultato che solamente il 13,4% ritiene di sapere cosa sia la malattia renale cronica, mentre poco meno della metà della popolazione (il 48.8%) ha segnalato di averla solo sentita nominare. E 7 persone su 10 non hanno mai fatto eseguito visite specialistiche per il controllo dei reni.
Le malattie renali danno raramente segnali riconoscibili e per questo vengono spesso scoperte per caso, in fase ormai avanzata, in occasione di esami svolti per altri motivi. Lo scopo di questa iniziativa è quello di accrescere e divulgare la consapevolezza che è possibile prevenire e contrastare la malattia renale, se questa viene diagnosticata precocemente. Ben vengano queste lodevoli iniziative volte a promuovere il concetto della prevenzione.