AGROPOLI. Antonio Marotta è stato probabilmente stroncato da un malore improvviso dopo un diverbio sfociato in lite. Sul volto ed alla testa del 54enne, il cui cadavere è stato rinvenuto sulla spiaggia di San Marco quattro giorni fa, confermata infatti la presenza evidente di ematomi riconducibili ad una colluttazione, non gravi da causarne forse la morte, ma avvenuta poco prima di una crisi cardiorespiratoria fatale. Questo, in estrema sintesi, l’esito dell’autopsia eseguita, stamane, presso la sala mortuaria dell’ospedale di Agropoli. I dettagli approfonditi saranno resi noti nelle prossime settimane, ma il risultato dell’esame autoptico, effettuato dal medico legale Adamo Maiese, ha indotto la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, che aveva aperto un fascicolo contro ignoti, a dissequestrare la salma per consegnarla ai familiari al fine di consentire lo svolgimento dei funerali. Gli inquirenti, però, dopo aver ascoltato diversi testimoni e familiari, in particolare un congiunto, vogliono vederci chiaro e le indagini, per ora, continueranno in attesa degli esami medici completi, con delega affidata al Nucleo Investigativo della Compagnia cilentana, diretta dal cap. Fabiola Garello. La locale comunità rom, listata a lutto per la scomparsa di 'o ballerino, resta dunque in attesa di conoscere la verità, ovvero cosa è successo sul lungomare cittadino nella notte tra il 26 e 27 maggio scorsi. Le esequie si terranno domani, alle ore 14:30, nella chiesa della Madonna delle Grazie.