SAN MARZANO SUL SARNO. "Da sindaca, per il bene della mia comunità e della squadra di calcio che rappresenta tutti i marzanesi, ho deciso di restare in silenzio per tutta la settimana di vigilia della finale di ritorno tra San Marzano e Angri, per non creare ulteriore tensione tra i tifosi. Abbiamo sopportato tutto, vedendo polemiche e prese di posizione pretestuose. Ora, però, va chiarito che il clima non è stato avvelenato dagli pseudo-tifosi che ci possono essere da entrambe le fazioni, bensì da chi ricoprendo un ruolo istituzionale. E' stato fatto con decisioni senza senso, creando un clima di rottura e rivalità tra due cittadine dell’Agro che hanno sempre avuto rapporti di amicizia e buon vicinato. Perché, Cosimo Ferraioli, un sindaco dovrebbe fare il sindaco e non aizzare le folle con provvedimenti stupidi e sbagliati, solo per cavalcare l’onda del momento”. Così Carmela Zuottolo, sindaca di San Marzano sul Sarno, fa chiarezza su quanto accaduto alla vigilia della finale di ritorno tra San Marzano e Angri valevole per la promozione in serie D.
"Dal sindaco Ferraioli abbiamo ricevuto una scortesia. Da primo cittadino dovrebbe sapere che lo stadio è in gestione di una società privata, che questa società ha fatto un contratto con il San Marzano Calcio per poter essere usufruito. Questa società è stata pagata profumatamente e mai la tifoseria marzanese ha avuto comportamenti scorretti o facinorosi. Anzi, abbiamo ricevuto sempre attestati di stima, complimenti e rispetto dalle squadre che abbiamo affrontato in questo anno calcistico: da Reggio Calabria a Ponticelli. Dopo aver giocato la partita di andata allo stadio Novi senza creare alcun problema, al ritorno il sindaco Ferraioli si è preoccupato dell’ordine pubblico. Lo ha fatto scrivendo addirittura al prefetto. Lo ha fatto precludendoci una festa di civiltà e sportività: avremmo applaudito l’Angri a casa sua, come abbiamo già fatto in passato con il Barletta. Perché noi marzanesi sappiamo riconoscere i valori altrui. Invito il presidente del San Marzano Calcio, Felice Romano, a non giocare più allo stadio di Angri. E non per gli angresi, popolo nobile, ma per la scortesia ricevuta dal sindaco Ferraioli. In attesa del nostro campo sportivo, su cui l'amministrazione comunale sta lavorando tanto, i soldi dei marzanesi vanno portati altrove. Questo non è amministrare, ma aizzare. Gli angresi, e tutte le città confinanti, meritano esempi di amicizia e rispetto. Ferraioli, poteva essere con me sul campo, dinanzi a tutti i tifosi delle due squadre ed applaudire il migliore in campo, dando vero esempio di civiltà e sportività. Ma non l'ha fatto. All'Unione Sportiva Angri vanno i miei più sinceri auguri. La promozione in D è stata certamente raggiunta grazie a una società illuminata e sana, non certo grazie a un sindaco che non mi pare proprio appassionato di calcio. Qui invece ci teniamo allo sport e San Marzano sul Sarno avrà il suo stadio per ospitare tutti, anche il sindaco Ferraioli. Perché la città del pomodoro è la città dell’accoglienza".