VALLO DELLA LUCANIA. Nonostante fosse un medico in pensione, continuava ad operare in sala parto con il consenso del primario, e dei medici di turno, del reparto di Ginecologia dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania (nella foto). La scoperta avvenne, nel 2010, a seguito della denuncia di una paziente di Pisciotta, cui sono seguite le indagini coordinate dal procuratore capo di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, concluse dai Nas di Salerno, dal nucleo operativo di Vallo della Lucania e dalla polizia giudiziaria del tribunale di Vallo. Il pm titolare dell’inchiesta, al riguardo, ha emesso cinque avvisi di conclusione delle indagini, notificati a carico di altrettanti camici bianchi: si tratta del primario del reparto Salvatore Ronsini, residente a Vallo della Lucania; dei medici Vincenzo Filpi (in pensione dal 1° settembre 2009); Michele Del Duca, medico chirurgo nonché, attualmente, anche vicesindaco con delega alla Sanità del Comune di Camerota; della dottoressa Maria Antonietta Di Filippo di Capaccio, e del dott. Gaetano Tabano di Roccadaspide. Per tutti, l’accusa è di usurpazione di funzioni pubbliche in concorso di reato. Dalle indagini, sarebbe emerso che il medico Filpi, nonostante fosse in pensione, continuava a far partorire numerose pazienti all’interno della struttura ospedaliera, con il benestare del primario e di altri colleghi di turno che, secondo l’accusa, “consentivano al professionista pensionato di accedere in sala operatoria e di operare al loro posto”. Molte le donne interrogate dai carabinieri che avrebbero confermato il tutto. (Fonte "La Città")