CAPACCIO PAESTUM. Concluso l'innovativo progetto di salvaguardia ambientale messo a punto dall'associazione di tecnici ambientali Assoprof, per conto del Comune di Capaccio Paestum, mirato al risanamento delle acque superficiali tramite bioattivatori, utili al ripristino dell'equilibrio dell'ecosistema fluviale e marino sulla costa.
Tali mitiganti, assolutamente naturali, sono stati irrorati, in piena estate, in 7 corsi d'acqua che percorrono il territorio comunale: nello specifico, i fiumi Solofrone e Sele (alla foce ed a Ponte Barizzo) ed i torrenti Capo di Fiume, Ponte di Ferro, Fiumarello, Linora ed Acqua dei Ranci, dove sono stati somministrati, con modi, concentrazioni e tempi diversi, miscele batterico-enzimatiche in grado di riattivare ed ottimizzare i cicli naturali di auto depurazione dell'ecosistema.
Il primo intervento è stato eseguito il 10 agosto scorso, per proseguire fino a settembre: in sei settimane si è registrato un sensibile miglioramento della qualità delle acque. I bioattivatori, in sostanza, sono pasticche o polveri contenenti enzimi disidratati, i quali, a contatto con l'acqua, si riattivano ottimizzando ed accelerando i processi di autodepurazione
Nelle finalità dello studio ASSOPROF era previsto l'interconnessione di tale progetto al contrasto dello sviluppo in mare di microalghe, sia endemiche che potenzialmente tossiche: oltre ad interventi on site per la proliferazione improvvisa, l'uso delle miscele enzimatiche è riuscita a diminuire l'apporto in mare di nutrienti, una delle cause dello sviluppo algale.
I dati registrarti a corredo delle sei settimane di trattamenti hanno mostrato miglioramenti significativi dei corsi d'acqua sia da un punto di vista visivo che faunistico, avendo riscontrato anche un ritorno della fauna ittica locale. Nelle zone 'trattate' sono diminuite, rispetto allo scorso anno, anche le segnalazioni di sversamenti o escoriazioni cutanee: inoltre, si è assistito ad un'indiscussa diminuzione di sviluppo algale ed al miglioramento qualitativo delle acque di balneazione. A Ponte di Ferro, Foce Sele e Innesto Calore Sele, il trattamento ha richiesto una quantità maggiore di bioattivatori, ma i continui sversamenti illegali provenienti dal fiume Calore hanno vanificato il risultato, dando però la possibilità ai tecnici di descrivere, in maniera concreta, lo stato attuale dei corsi d'acqua e le cause che ne hanno diminuito (Ponte di Ferro) e vanificato (Foce Sele) il risultato. Al riguardo, sono in corso ulteriori monitoraggi e verifiche per poter sviluppare, al meglio, un intervento più mirato.