AGROPOLI. Quasi 2 milioni di euro, oltre Iva, di compensi arretrati. La Sarim batte cassa e sollecita il Comune di Agropoli al pagamento di almeno due mensilità. "Facendo seguito ai reiterati solleciti verbali e telefonici - si legge nella nota inviata all'ente civico - si rappresenta la necessità di ricevere spettanze in sospeso, in considerazione dell'enorme esposizione finanziaria a cui è sottoposta la nostra società, aggravata dalle criticità dell'attuale contesto socio-economico".
La questione, inoltre, potrebbe ripercuotersi anche sui dipendenti della società che espleta il servizio di raccolta rifuti sul territorio comunale, ai quali è stato comunicato che, in mancanza dei pagamenti richiesti da parte del Comune di Agropoli, non ci sarebbero i fondi necessari per pagare le mensilità previste per il mese di ottobre. Sull'annosa questione, che si trascina ormai da anni, non sono mancati i commenti dei consiglieri di opposizione Massimo La Porta e Raffaele Pesce, i quali, in rappresentanza di tutta la minoranza consiliare, stamattina hanno incontrato i funzionari incaricati per avere delucidazioni in merito.
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