CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa dell’Associazione 'Città Libera' di Capaccio Paestum, diffusa agli organi d'informazione dal direttivo composto da Luigi Delli Priscoli (Presidente), Marianna Matrone (vice Presidente) e Lucio Jack Di Filippo (Segretario).
È fine anno ed è tempo di bilanci. Tra i tanti, ci sarebbe piaciuto ascoltare tre rendicontazioni in particolare. In maniera semplice, comprensibile, con dati reali alla mano. In primis la destinazione delle somme che Capaccio Paestum ha versato all’Unione dei Comuni derivanti dalle attività di Polizia Municipale sul nostro territorio. Tre delibere nel giro di pochi mesi hanno liquidato all’Unione dei Comuni circa 90.000 Euro, almeno da quello che riscontriamo dall’Albo Pretorio, vista la ormai consueta lentezza nel pubblicare. Ci piacerebbe sapere, innanzitutto, se per competenza, le multe da “spartire” al 50% con l’Unione dei Comuni vengono elevate su tutto il territorio o solo dalla postazione, ormai definibile fissa, dell’autoscanner sulla SS18 in località Ponte Barizzo. Postazione che, lungi dall’evitare l’eccesso di velocità e il verificarsi di incidenti, è divenuta causa di ingorghi e rallentamenti concentrati nel tratto interessato oltre che incubo per chi quel tratto lo percorre per raggiungere le proprie case o il proprio lavoro quotidianamente. Autoscanner che, implacabile, multa i 57 km/h durante il passaggio ma se ne infischia dei 90km/h che si superano nei 100 metri successivi e precedenti e, soprattutto, che non vede le frequenti infrazioni della linea continua per entrare ed uscire dalle attività commerciali della zona. Meglio inimicarsi i poveri automobilisti che gli imprenditori se dovessero perdere clienti a causa di una vigilanza di tutto il tratto. 90.000 Euro all’Unione dei Comuni significano 180.000 Euro di multe elevate per una media di circa 1800 multe. Lo schema di convenzione con l’Unione nel suo art. 1 fornisce “supporto” con personale e mezzi propri ai Comuni richiedenti. Ma con circa 20 unità a tempo indeterminato e decine di unità a tempo determinato e con 1800 euro solo di sanzioni al 50% con l’Unione, Capaccio Paestum, esattamente, di quale supporto ha bisogno, visto, peraltro, che “prestiamo” anche i vigili alla sorella Agropoli? E, soprattutto, a fronte dei 90.000 euro usciti dalle tasche degli automobilisti e direttamente versati all’Unione dei Comuni, Capaccio Paestum cosa ha in cambio? Manutenzione strade? Potenziamento del controllo del territorio? Aumento delle ore di attività di vigilanza della polizia locale? Insomma questi soldi delle multe elevate a Capaccio Paestum, l’Unione dei Comuni, come e per cosa ne usufruisce? Altra rendicontazione che ci sarebbe piaciuto leggere, sempre con dati alla mano e non con sterili comunicati monolaterali e paventate iniziative di successo, è la gestione dell’Ex Tabacchificio. Quanto costa in manutenzioni, spese ordinarie, energia elettrica, personale ai cittadini di Capaccio Paestum e quali sono stati finora i ricavi? Le paroline magiche “uso gratuito” e “promozione” per quanto ancora si vorranno usare? Da ultimo, ma forse il più importante, ci piacerebbe sapere, oltre ai mutui, quali sono realmente le entrate e quanti i crediti portati solo “a conto”. Siamo ancora in fase di pre ammortamento. E continuiamo solo a fare mutui. Non è un controsenso parlare di crisi dovuta al Covid, al caro bollette, ai conflitti militari e poi illudersi che tutti pagheranno i tributi? La dilazione di pagamento resta tale se non è seguita dai versamenti reali. Versamenti che arrivano fino a 10 anni. E attività commerciali e cittadini annaspano. Tra pagare la corrente elettrica per vivere e pagare la spazzatura pregressa, un padre di famiglia cosa sceglierà? Non siamo pessimisti. Non siamo allarmisti. Siamo solo realisti.