AGROPOLI. È una partita decisiva per l’Agropoli e lo stesso Salvatore Nastri, che si gioca molto, soprattutto per recuperare l’affetto di tifosi e piazza, dopo aver incassato la nuova fiducia della società, dovrà fare a meno di uno dei suoi big. Turno di squalifica per Nagib Sekkoum, con il centrocampista dei delfini giunto alla terza ammonizione. Mancherà dopo cinque gare, dove la sua esperienza e le sue doti tecniche si erano fatte sentire, tranne forse nello 0-3 di Ragusa, dove nessuno si è praticamente salvato tra i biancazzurri. Al suo attivo tanta qualità e una copertura assieme a Toscano della zona mediana. Proprio quest’ultimo scoprirà chi giocherà al suo fianco. Su questa scelta si imbastiranno le successive decisioni di Nastri, che ritrova Mallardo e Carotenuto, oltre che Manfredini, rientrato in gruppo. Ciò che è certo è che Nastri chiede ai suoi ragazzi una scossa e di mettere da parte settimane difficili, non solo sul fronte dei risultati. Superare la Nissa al “Guariglia” domenica pomeriggio non varrà esclusivamente per fare il pieno di punti. In palio c’è la tenuta morale di un intero ambiente.

AGROPOLI, L’AVVERSARIA: LA NISSA
Tre punti in classifica. Tre pareggi in cinque turni, con il ruolino che sembrerebbe scarno. Ma attenzione alla Nissa di Tarcisio Catanese, che approderà ad Agropoli con una caratteristica non da poco. L’essere riuscita, tranne che nella trasferta in casa del Savoia, a fermare sul pari interno prima il Cosenza capolista e poi l’Acireale, in due stadi non facili come il “San Vito” ed il “Tupparello”. Massima attenzione, quindi, alla compagine di Caltanissetta, che sta girovagando sui campi siciliani quando gioca in casa, ed è reduce dallo stop, con tanto di sorpasso in graduatoria, subìto contro il Noto. La Nissa sembra squadra votata più alla difensiva, che segna poco, ma brava a sfruttare gli spazi. Un canovaccio che gli uomini di Catanese, con in primis Avola, autore già di due reti, e contento per la nascita della figlia da poche ore, proverà a mettere in campo anche al “Guariglia”. I delfini usufruiranno di pochi centimetri, tanti dovranno bastare per superare le resistenze dei nisseni.