Sport
Serie D: verso Savoia-Agropoli, Gelbison con problemi di formazione
Marco Rizzo
25 ottobre 2012 14:32
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AGROPOLI, PER SBANCARE IL “GIRAUD” BISOGNA DARE IL MASSIMO
Servirà il miglior Agropoli per riuscire nell’impresa finora mai riuscita a nessuna squadra. Uscire dal “Giraud” di Torre Annunziata con punti in tasca. Tutte ko le avversarie sfidate dal Savoia sul proprio manto in sintetico. I delfini di Salvatore Nastri sanno però di giocarsi molto delle possibilità di reinserimento completo e totale nel lotto delle pretendenti alla corsa per la vittoria del girone. I biancazzurri svolgeranno nel pomeriggio un test contro la Juniores e Nastri si rivolgerà quasi certamente allo stesso undici ammirato domenica contro il Noto. Sarebbe in pratica la prima volta, dall’inizio del campionato, per l’allenatore eburino, costretto da assenze, ma anche dalle scelte personali effettuate a cambiare qualcosa nella formazione titolare. L’unico dubbio è se affidarsi o meno ad Agata, che rientra dalla squalifica, ma l’assetto e la prova dell’Agropoli contro i siciliani è piaciuta e serviranno le stesse doti mostrate domenica scorsa per riuscire ad avere la meglio del Savoia.

AGROPOLI, L’AVVERSARIA: IL SAVOIA
L’aggancio fallito alla capolista Gelbison, sfumato al 95’, in quel di Lamezia Terme, contro il Sambiase, grida vendetta in casa Savoia. Salvatore Amura era pronto a festeggiare l’en plein di vittorie domenica pomeriggio. Subentrato a Pasquale Vitter, esonerato dopo l’1-3 di Vallo contro i vallesi, Amura, bandiera storica dei bianchi di Torre Annunziata, è stato chiamato dalla dirigenza oplontina per provare a vincerlo il girone. La spada di damocle della squalifica del “Giraud” fino al 23 dicembre, decisione che impedisce ai tifosi di riempire lo stadio comunale, non ha finora prodotto ripercussioni. Savoia rullo compressore nel proprio impianto, dove ha sempre vinto, collezionando dodici dei sedici punti finora ottenuti. Poker di successi, contro Palazzolo Acreide, Nissa, Acireale e Noto. Adesso, dopo la scorpacciata di reti, ben tredici, c’è da affrontare il derby con l’Agropoli. Caccia al pokerissimo per proseguire l’inseguimento al vertice. L’obiettivo è chiaro per i bianchi, che sperano di ritrovare anche i gol di Marco Incoronato, fermo a cinque reti. 

SAVOIA-AGROPOLI, MATCH DA PRIMATO ANCHE IN SERIE D
Ad aprile, Savoia ed Agropoli festeggiavano il ritorno in serie D. Per gli oplontini si trattava di ritrovare la categoria dopo tre anni. Un po’ più di tempo, esattamente quindici anni, hanno dovuto attendere i delfini prima di esplorare confini non strettamente regionali. Entrambe vincitrici dei gironi di Eccellenza, Savoia ed Agropoli vissero anche una esaltante rincorsa per giocarsi un obiettivo comune: la vittoria nella Coppa Italia Regionale. Ed allora, l’ultimo match giocato dalle due squadre ci conduce al “Partenio-Lombardi” di Avellino, dove lo scorso 1° febbraio, Vitter ebbe la meglio su Tudisco per 2-1. I tecnici della promozione non si sfideranno domenica pomeriggio, tutti e due hanno abbandonato le rispettive panchine. Ma non saranno gli unici assenti di lusso. Se l’intelaiatura del Savoia è rimasta comunque quasi intatta, chi ha cambiato molto è stato l’Agropoli. Di quella formazione che scese in campo e non riuscì per poco a centrare il primo trofeo della sua storia, forse i soli Agata e Landolfi hanno davvero possibilità di essere impiegati fra tre giorni al “Giraud”. Sarà tra i protagonisti del confronto il match-winner del febbraio scorso. Parliamo di Antonio Guarro, terzino dal gol facile, (già tre centri per lui) che con una doppietta stese l’Agropoli, e da capitano guiderà il suo Savoia.

GELBISON, SOCIETA’ MULTATA: ERRA CON PROBLEMI DI FORMAZIONE
L’accensione di questi fumogeni costa alla Gelbison un’ammenda di 400 euro. Il giudice sportivo ha comminato la sanzione alla società del presidente Antonio Piccininno. Eguale trattamento alla Pro Cavese. Postumi di un derby vissuto comunque in modo assolutamente corretto dalle tue tifoserie. La presenza massiccia di supporters metelliani, giunti a Vallo della Lucania in 400, aveva fatto predisporre un’altrettanto massiccia opera di ordine pubblico. Lo stesso si ripeterà tra meno di dieci giorni, quando al “Morra” approderà l’Acr Messina , seguito certamente nel match al vertice da un buon numero di tifosi peloritani. Ma l’attenzione in casa rossoblu è tutta verso la partita di domenica prossima, che nasconde molte più insidie di un confronto con una blasonata. Il Licata è in ripresa e i rossoblu giungeranno al “Dino Liotta” dovendo fare a meno di calciatori importanti, come capitan Pecora a centrocampo, con Borsa sempre out, Magliocca in difesa e Galantucci in avanti. Alessandro Erra scopre, intanto, che il possibile sostituito del bomber salernitano, Maurizio De Cesare, è alle prese con un’infiammazione al ginocchio. Si lavorerà per il suo recupero, per far scendere in campo la punta vallese doc ed affiancarla a Senè. Per il resto, il consueto test amichevole di oggi pomeriggio con la Juniores servirà ad Erra per verificare la tenuta dei suoi ragazzi. Possibile, visti i forfait che ci saranno domenica pomeriggio, che l’allenatore rossoblu possa provare dal primo minuto la possibile formazione da opporre ai gialloblu

GELBISON, L’AVVERSARIA: IL LICATA
La vittoria di domenica al “Razza” di Vibo Valentia è stata vissuta come la classica svolta in casa Licata. Un inizio di campionato assolutamente sotto le aspettative per i gialloblu del presidente Onofrio Ortugno. Solo tre punti, altrettanti pareggi in sette giornate e la decisione di esonerare Giuseppe Balsamo. Poi, l’arrivo, anzi meglio dire il ritorno di Pippo Romano e il blitz in casa della Vibonese, in rimonta, che ridona entusiasmo ad un ambiente che aveva manifestato a gran voce il suo disappunto per i risultati non maturati. Domenica, al “Dino Liotta” è facile attendersi un riavvicinamento corposo di una piazza che ha sete e fame di calcio di maggior livello. Licata protagonista negli anni ottanta con la scalata fino alla serie B, dell’epopea Zeman, e delle stagioni da protagonista vissute anche nella vecchia serie C1. Da anni, i gialloblu danno la caccia al ritorno nei prof. Quest’anno, nonostante la buona rosa allestita, a mancare sono stati i punti raccolti sul campo. Eppure, l’organico presenta al suo interno elementi di provata esperienza e qualità, a partire da Armenio, difensore-goleador con tre marcature, affiancato da Semprevivo. A centrocampo la tecnica di Zaminga e Grillo, con l’attacco che sulla carta è superiore a molte compagini del raggruppamento. Basti pensare a Pasca, l’anno scorso decisivo ad Adrano, agli under gioielli Manfrè e Vella e soprattutto a Riccobono, che con il suo sinistro ha già centrato cinque volte la porta avversaria, entrando domenica scorsa al vertice della classifica cannonieri. Un avversario tutt’altro che facile questo Licata per la Gelbison capolista, che ritorna al “Liotta” dopo il 3-1 subìto lo scorso anno, quando i rossoblu di Vallo della Lucania guidati da Pasquale Santosuosso dimoravano nelle zone tranquille della graduatoria.



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