Ha segnato il suo primo gol in serie A, rendendo felice non solo il Parma ma un intero territorio. Nicola Sansone (nella foto), 21enne attaccante approdato in estate alla corte di Roberto Donadoni, sognava questo momento da tanto. Nonostante la giovane età, per Sansone esperienze già in serie B come quella di Crotone. Le sue marcature per la salvezza dei pitagorici e poi la chiamata per entrare a far parte di una rosa che ha al suo interno gente del calibro di Amauri e Biabiany. Ieri pomeriggio il suo ingresso allo stadio “Olimpico” di Torino. Si era sullo 0-0, e serviva un guizzo a granata e ducali per dare la svolta al match. Ci ha pensato il sinistro di Nicola che ha superato Gillet a schiodare il risultato e a far esplodere l’entusiasmo di Donadoni e del Parma ma anche dei genitori e di un intera comunità, quella di Novi Velia. Infatti, Nicola Sansone è nato, il 10 settembre del 1991, da genitori cilentani, pur portando con sè sulla carta d’identità la dicitura Monaco di Baviera alla casella luogo di nascita. Padre e madre trapiantati, come tanti, per lavoro in Germania, dove Nicola è cresciuto, ha mosso i suoi passi calcistici e poi è stato adocchiato dal Bayern Monaco, scalando la trafila del settore giovanile. Poi, il contatto con il Parma e l’arrivo-ritorno nella sua Italia, dove Nicola Sansone vuole costruire una carriera di ottimo livello. Con il supporto di chi l’ha conosciuto durante le vacanze estive trascorse a Novi Velia e con l’apporto di tutto di un territorio, che rivive emozioni del genere da quando Cristian Molinaro ha invece effettuato il percorso inverso. Nato nel 1983 a Vallo della Lucania, cresciuto a Pellare, frazione di Moio della Civitella, Cristian si è formato con la Gelbison prima e soprattutto con la Salernitana, arrivando alla serie B e poi al Siena, acquistato dalla Juventus, dove ha anche disputato gare di Champions. Molinaro ormai da tre anni gioca, in Bundesliga, a Stoccarda. Cilento-Germania: storie di immigrati, anche del pallone.