MONTECORICE. Anche le rinomate località costiere del Cilento non sono state risparmiate dalla carenza di medici, lasciando scoperte le guardie mediche turistiche proprio nel pieno della stagione estiva. Da nord a sud del litorale cilentano, molte strutture sanitarie destinate ai turisti hanno dovuto chiudere a causa della mancanza di personale medico, nonostante gli avvisi dell'ASL. Questa situazione ha causato notevoli disagi sia per i residenti che per i vacanzieri. Agnone, nel comune di Montecorice, ha avuto la sua guardia medica turistica operativa solo nel mese di luglio. Tuttavia, la carenza di personale ha impedito la continuità del servizio per il mese di agosto, a causa dell'assenza di un medico sostitutivo. Situazioni simili si sono verificate anche ad Acciaroli e ad Ascea, dove la guardia medica turistica è rimasta chiusa o limitata durante i periodi di maggiore affluenza turistica. A Castellabate, il servizio è stato garantito grazie all'impegno di un medico locale nel mese di luglio, mentre ad agosto è stato possibile trovare una dottoressa per fornire ulteriore supporto sanitario. Tuttavia, la problematica della carenza di medici si fa sentire anche in altre località come Palinuro e Pisciotta, dove non sono state attivate guardie mediche estive, ma dove il Servizio di Assistenza Urgente Territoriale (SAUT) viene potenziato per far fronte alle emergenze. Nel Basso Cilento, c'è una luce di speranza a Marina di Camerota, dove il presidio della guardia medica è stato potenziato con il doppio dei medici, garantendo una maggiore copertura sanitaria per residenti e turisti. In generale, la carenza di personale medico rappresenta una sfida significativa per l'assistenza sanitaria nel Cilento, non solo durante l'estate. I centri più piccoli subiscono un impatto maggiore, evidenziando l'urgenza di affrontare questa problematica a lungo termine.