ASCEA. Le analisi delle acque effettuate il 24 agosto dall’Arpac e dal Comune di Ascea hanno rilevato  l’ottima qualità delle acque di balneazione, per cui è stato revocato il divieto temporaneo di balneazione a Velia. Il tratto di Piano di Velia era stato interdetto alla balneazione nei giorni scorsi a seguito di valori più alti rispetto ai limiti consentiti probabilmente a cause delle intense precipitazioni verificatisi domenica scorsa che potrebbero aver determinato un afflusso eccessivo di acque reflue in mare.  Quindi, l’Amministrazione comunale e l’Arpac hanno effettuato con urgenza prelievi straordinari nello stesso punto in cui è stato effettuato il precedente campionamento, al fine di verificare la balneabilità di tale tratto di mare. I risultati delle analisi hanno rilevato valori entro i limiti riportati dalla normativa vigente e certificato l’ottima qualità delle acque di balneazione a Velia, pertanto il sindaco Pietro D’Angiolillo, ha revocato la precedente ordinanza, ripristinando la balneabilità del  litorale marino di Velia.  “Trattasi di problematica connessa ad un evento eccezionale, straordinario - afferma il sindaco Pietro D’Angiolillo - , che non incide sulla qualità del mare di Ascea e del Cilento, che da circa 20 anni si conferma “eccellente” ed ottiene l’ambìta Bandiera Blu, in seguito ai continui monitoraggi dell’Arpac”. Situazione rientrata anche a San Mauro Cilento dove nei giorni scorsi lo stesso ci sono stati problemi per la rottura di una condotta fognaria. “Ci pervengono i primi risultati delle analisi delle acque Mezzatorre: sono ottimi. Inoltre, possiamo raffrontare questi dati con quelli eseguiti nei giorni precedenti alla rottura del tubo, eseguiti insieme al comune di Pollica, ottimi ugualmente, per dimostrare che si è trattato di un inconveniente imprevedibile e temporaneo, a cui i privati hanno posto rimedio tempestivamente. La situazione è tenuta sotto controllo anche da Arpac. Sono decenni che i dati Arpac confermano l'eccellenza delle nostre acque!” il commento del sindaco Giuseppe Cilento.