BATTIPAGLIA. Marco Aiello ha tentato il suicidio, questa notte, tagliandosi la gola con una lama di fortuna rimediata all’interno della cella del carcere di Fuorni, dov’è rinchiuso dal giorno in cui ha ucciso, allo stesso modo la moglie Maria Rosa Troisi nella loro casa di Battipaglia al culmine dell’ennesima lite coniugale.
L’uomo è stato soccorso e trasportato in gravi condizioni presso l’Unità ospedaliera detenuti dell’ospedale “Ruggi” di Salerno, ma non è in pericolo di vita. Il 40enne idraulico è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario: mortale un fendente alla gola con il quale ha stroncato la vita di Maria Rosa, rinvenuta in una pozza di sangue in cucina, nella villetta di via Flavio Gioia, in località Lido Lago.
È stato lo stesso assassino ad allertare i carabinieri subito dopo il delitto, confessando come movente l’ossessione per la presunta infedeltà della consorte, uccisa dopo aver accompagnato i due figli di 9 e 6 anni a casa dei nonni. Ancora sotto choc la comunità battipagliese che, intanto, si è attivata organizzando per questa sera, alle ore 19:30 in Piazza Amendola, una fiaccolata in ricordo di Maria Rosa, organizzata dall’Amministrazione comunale retta dalla sindaca Cecilia Francese e da tante associazioni cittadine, in una città sconvolta dal brutale femminicidio e in pena per i due figli piccoli della coppia, affidati ai nonni.