SALERNO. Cooperative e mazzette a palazzo di città. A due anni dal blitz della Squadra Mobile, i pm Elena Cosentino e Guglielmo Valenti della Procura della Repubblica di Salerno hanno chiesto il rinvio a giudizio per 21 persone, tra ex dirigenti comunali e legali rappresentanti di varie coop sociali, indagate nello scandalo degli appalti in cambio di denaro per la manutenzione del verde pubblico e delle strade comunali. Contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata a corruzione, turbata libertà degli incanti e della scelta del contraente, ed induzione indebita a dare e promettere utilità. L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 novembre prossimo davanti al gup Valeria Campanile del locale Tribunale. Tra i principali indagati spiccano Fiorenzo Vittorio Zoccola, all’epoca amministratore di due cooperative locali, ritenuto capo promotore di affari e connivenze di un cartello di coop con il Comune, già a processo con il consigliere regionale Nino Savastano nell’ambito di una costola dell’indagine sfociata in corruzione elettorale. L’ente civico, parte offesa nel procedimento, dovrà ora decidere se costituirsi o meno parte civile nell’eventuale processo, visti anche i danni arrecati al Comune che, secondo una relazione dei consulenti della Procura, avrebbe affidato o prorogato in maniera diretta negli anni, alle coop coinvolte, lavori e servizi per oltre 43 milioni di euro.