Sport
RICORDI
RICORDI
I protagonisti degli scudetti del Napoli
Redazione
25 ottobre 2023 16:40
Eye
  2590

Il Napoli è una delle squadre più forti del momento e lo scudetto conquistato nella stagione 2022/2023 ha riportato la formazione partenopea al vertice del calcio italiano per la terza volta nella sua storia. È la squadra del sud di maggior successo in assoluto e una delle squadre più forti in Italia. Il club è stato fondato ufficialmente nel 1926 come Associazione Calcio Napoli, anche se già dal 1922 era presente il Football Club Internazionale Naples (di cui fu cambiato lo statuto). La società acquisì la denominazione attuale SSC Napoli nel 1964 e fu rifondata nel 2004 a seguito del fallimento. 

Fu proprio allora che fu rilevata dal presidente Aurelio De Laurentiis, con il progetto di riportare Napoli al vertice del calcio italiano. La formazione fu iscritta alla Serie C1 e conquistò la promozione in Serie B nel 2006 e la successiva promozione in Serie A nel 2007. Da allora gli azzurri hanno sempre disputato la massima serie, arrivando quasi sempre nelle prime posizioni della classifica a fine stagione. In particolare, il Napoli si è classificato secondo nel 2013, nel 2015, nel 2016, nel 2018 e nel 2019. 

Il palmares della squadra, oltre ai già citati tre scudetti, comprende anche sei Coppe Italia, due Supercoppe italiane e una Coppa UEFA, conquistata nella stagione 1988/1989. Il club occupa l’ottava posizione nella classifica della tradizione sportiva della FIGC.

Lo scudetto 2022/2023 - I tifosi partenopei hanno vissuto alla fine della stagione 2022/2023 un momento storico con la conquista del terzo scudetto, tornando in vetta al calcio italiano dopo trentatré anni dall’ultima vittoria. La squadra è riuscita nell’impresa più ambita grazie all’esperienza di Luciano Spalletti: l’allenatore fiorentino ha guidato i suoi ragazzi alla conquista di questo storico traguardo per la città di Napoli dominando la stagione e conquistando il tricolore con ben cinque giornate d’anticipo. Da record è anche il distacco sulla seconda classificata fine del girone d’andata, ben 12 punti, il più alto nell’era dei tre punti a vittoria. I pronostici dei migliori bookmaker erano tutti a favore del Napoli, soprattutto nella seconda parte della stagione, quando gli uomini di Spalletti erano visti come i favoriti dalle quote delle scommesse Serie A.

Tra i protagonisti assoluti dell’impresa azzurra c’è ovviamente Victor Osimhen, l’eroe mascherato che ha trascinato i compagni nell’olimpo del calcio italiano. L’attaccante nigeriano indossa infatti una maschera a protezione del volto a seguito di un grave infortunio allo zigomo, che lo ha costretto ad una delicata operazione chirurgica. Da allora utilizza la maschera, che è diventata quasi un amuleto portafortuna. Visti i risultati c’è da scommetterci che non la toglierà facilmente…

Un altro pilastro della squadra è Khvicha Kvaratskhelia, l’attaccante dal nome impronunciabile che ha contribuito in modo considerevole al risultato finale grazie ai suoi gol e ai suoi assist. Nel reparto difensivo il talento del coreano Kim Min-Jae è stato decisivo per difendere la porta azzurra durante tutta la stagione. A centrocampo il riferimento della squadra che ha conquistato lo scudetto era Stanislav Lobotka, una vera e propria sicurezza per Spalletti. Da non dimenticare il capitano Giovanni Di Lorenzo, che corona il sogno scudetto dopo una carriera partita dal basso e un debutto in Serie A a 25 anni. 

Lo scudetto 1986/1987 - Il Napoli conquista per la prima volta il tricolore il 10 maggio del 1987. In panchina c’è il tecnico Ottavio Bianchi, mentre in campo a trascinare i compagni c’è Diego Armando Maradona, il fenomeno argentino a cui è intitolato lo stadio. Maradona arrivò a Napoli nel 1984 e dopo le prime stagioni in cui contribuì a far crescere la squadra, arrivò la consacrazione con lo scudetto e anche con la Coppa Italia. Da notare che l’accoppiata scudetto e Coppa Italia fino a quel momento era stata conquistata solo dal Torino e dalla Juventus. 

L’argentino segnò dieci reti in 29 gare disputate, ma ci tenne a sottolineare la forza del gruppo. Tra gli altri protagonisti in campo ricordiamo tra gli altri il portiere Claudio Garella, i difensori Alessandro Renica, Giuseppe Bruscolotti, Ciro Ferrara e Moreno Ferrario, i centrocampisti Salvatore Bagni, Fernando De Napoli e Francesco Romano. L’attacco vedeva la presenza di Bruno Giordano e Andrea Carnevale.

Lo scudetto 1989/1990 - Nelle stagioni successive alla conquista del primo storico tricolore il Napoli termina in seconda posizione ma manca il traguardo più ambito. Non bisognerà attendere molto, comunque, per avere il bis realizzato da Maradona e compagni. A guidare la squadra c’era Alberto Bigon, subentrato a Ottavio Bianchi e con a disposizione una squadra rinforzata dall’arrivo di Massimo Mauro, Gianfranco Zola e Marco Baroni.  Nonostante una condizione non ottimale dei giocatori sudamericani, che avevano giocato la Copa America, gli azzurri rimasero imbattuti per i primi sedici turni di campionato aggiudicandosi il titolo di campioni d’inverno. Alla fine di febbraio il Milan riuscì ad agganciare i partenopei in vetta alla classifica e poi a sorpassarli. Ad inizio aprile arrivò a sua volta l’aggancio del Napoli sul Milan, che portò ad una fase finale di stagione molto combattuta. Lo scudetto si decise nelle ultime due giornate a favore degli azzurri.



Logo stiletvhd canale78
Immagine app 78
SCARICA
L’APP