CAPACCIO PAESTUM. Possibile svolta nelle indagini inerenti il cadavere rinvenuto all’interno di un villaggio turistico in località Torre di Mare, a Capaccio Paestum, il 10 novembre scorso. Anche l’autopsia effettuata dopo 24 ore presso l’obitorio dell’ospedale di Battipaglia, infatti, avrebbe sciolto gli ultimi dubbi sul fatto che si tratti (come anticipato da StileTV) del corpo della 57enne originaria di Napoli il cui documento d’identità fu trovato, dai carabinieri, nell’armadio della camera da letto dell’alloggio-vacanze in Via Urano (nella foto): la donna, Virginia Petricciuolo, ritrovata supino sul letto, aveva tre figli nati da due distinte relazioni sentimentali, con trascorsi vissuti nel comune di Portici. A svelare il nome anche alcune associazioni che, il 25 novembre scorso, hanno manifestato in piazza in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Non sono chiare le motivazioni della sua presenza nella città dei Templi, complice anche il 'silenzio' della donna sui social, ma dalle prime risultanze dell’esame autoptico sarebbero emersi segni di strangolamento al collo, causati da una terza persona. Si segue con molta attenzione, dunque, la pista del femminicidio, anche se sulle indagini condotte dal pm Katia Cardillo della Procura della Repubblica di Salerno vige stretto riserbo: per ricostruire i movimenti, lo stile di vita e le recenti frequentazioni della 57enne sono state acquisite informazioni preziose anche dai familiari della vittima, in ansia e dolorosa attesa di sapere cosa sia effettivamente successo alla donna nel villaggio turistico capaccese.
In piedi però restano anche altre piste, dal decesso indotto da abuso di sostanze alla morte naturale, visto che l’avanzato stato di decomposizione del cadavere ha complicato il lavoro degli inquirenti e del medico legale: la morte, infatti, risalirebbe ad almeno un mese prima del ritrovamento. Infine, si sta anche cercando di capire come mai nessuno si sia accorto prima della presenza della donna e se qualcuno l’abbia vista arrivare da sola o in compagnia nel villaggio, seppur chiuso durante la stagione invernale come asserito dai titolari della struttura, che hanno scoperto il corpo senza vita di Virginia insospettiti dall’odore nauseabondo proveniente dall’alloggio, all'interno del quale furono rinvenuti avanzi di cibo consumato da due persone. Fattori che lasciano il tutto ancora avvolto nel mistero.