Politica
ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE
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Capaccio Paestum, Città Libera: "Beni ex Ersac, ignoranza o spregiudicatezza?"
Comunicato Stampa
22 dicembre 2023 11:27
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  2052

CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa dell’Associazione "Città Libera" di Capaccio Paestum, a firma dei promotori Luigi Delli Priscoli (Presidente) e Marianna Matrone (vice Presidente).

Abbiamo taciuto fino ad ora per rispetto dei procedimenti giuridici in atto. Ma fomentare un astio sociale tra concittadini per nascondere l’ennesimo errore procedurale è un atto meschino, indegno di una comunità civile. I dati di fatto, caro consigliere comunale, portavoce di un’Amministrazione che resta muta su troppe cose, e su altre parla a vanvera per ammansire gli elettori, sono quelli che andremo di seguito a spiegare con parole povere, non essendo noi “azzeccagarbugli”. La Giunta Comunale di Capaccio Paestum con delibera n. 136 del 5.3.2020 chiede alla Regione il trasferimento a titolo gratuito dei beni ex Ersac. La Regione con delibera n. 205/2020 accetta. Purtroppo alla macchina amministrativa, forse distratta, sfugge che la Regione Campania impone, nell’atto di trasferimento, “l’obbligo a non modificare la destinazione di uso pubblico dei beni, nonché per gli alloggi residenziali di applicare la legge 560/1993”. La legge 560/1993, tra le altre prescrizioni, prevede 3 capisaldi: prelazione per gli assegnatari occupanti, condizioni reddituali minime, prezzo calmierato.  Ignoranti dell’obbligo di attenersi alla legge 560/1993 e andando contro anche a principi costituzionali, è stato partorito un bando di asta pubblica che innesca un meccanismo per cui chi ha più soldi diventa proprietario.  Infatti:

- il diritto di prelazione si può vantare facendo riferimento all’offerta più alta;

- la partecipazione è ammessa anche alle società che di sicuro non hanno condizioni reddituali minime o svantaggiate;

- tutti i prezzi a base d’asta sono calcolati su valori correnti di mercato senza tener conto dei ribassi previsti dalla legge.

Ora vorremmo che questa amministrazione, visto il ritrovato uso della parola, rispondesse a queste domande:

- una società ha i requisiti reddituali e sociali pari a quelli di una famiglia che occupa un immobile residenziale pubblico?

- un assegnatario dignitoso con un reddito minimo ha lo stesso potere economico di una società che offre in partenza un valore di molto superiore dell’importo a base d’asta?

- quando la società è stata ammessa a partecipare all’asta pubblica, è stata resa edotta che gli immobili in questione, erano immobili di edilizia residenziale (ERP) soccombenti alla legge 560/1993 o anch’essa è stata tratta in errore?

- quando si è stabilita la base d’asta per gli immobili per cui altri concittadini, con grandi sacrifici economici, si sono aggiudicati è stato rispettato il principio del prezzo calmierato della legge 560/1993 oppure hanno pagato un prezzo superiore?

Caro consigliere, portavoce di un sindaco che ancora una volta bistratta i cittadini di Capaccio Paestum, nella fattispecie i più deboli, nel merito il Consiglio di Stato si è già espresso dicendo che il ricorso, laddove avrete ancora l’ardire di ritornare davanti al TAR, si “presta ad una prognosi favorevole”, preannunciando già una ulteriore soccombenza del comune di Capaccio Paestum. In poche parole spenderete ancora soldi nostri per errori vostri!!!

Di tutta questa faccenda resteranno un bando da rifare e stavolta, si spera, nel rispetto etico e giuridico, la beffa per tutti i partecipanti e le parcelle da decine di migliaia di euro per gli avvocati esterni a cui affidate la difesa di questi orrori procedurali, perché probabilmente non vi fidate nemmeno del vostro ufficio legale! Un consiglio: invece di mettere chi ha pagato contro chi ha voluto difendere un suo diritto, chiedete scusa per aver, ancora una volta, sbagliato. Se le cose sono fatte bene e a norma di legge, i ricorsi e gli esposti cadono nel vuoto! Ai nostri concittadini: ricordatevi anche di questo quando verranno a chiedervi il voto e non solo di canzoni, 4 lampioni e strade asfaltate pure male!



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