EBOLI. Il Ministero della Giustizia dispone la soppressione dell’ICATT di Eboli e convoca una conferenza di servizi, per il 15 gennaio prossimo, alla presenza dei rappresentanti di Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Eboli, Procura della Repubblica di Salerno, Agenzia del Demanio e Soprintendenza Archeologica di Salerno ed Avellino.

L’Istituto a custodia attenuata per tossicodipendenti ed alcolisti, a basso indice di pericolosità, accoglie circa 40 detenuti, tra i 19 e 45 anni: dal 1993 è dislocato nell’antico Castello Colonna, complesso monumentale risalente all’epoca longobarda considerato tra le maggiori testimonianze dell’architettura medievale e dunque di elevato valore storico. La gestione comporta un consistente impegno organizzativo ed economico per l’Amministrazione Penitenziaria, anche per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile di pregio, che tra l’altro necessita di interventi di restauro e risanamento, per un costo stimabile di circa 25 milioni di euro, come risulta dalle relazioni tecniche effettuate. Il Ministero, in un’ottica di razionalizzazione dei costi di gestione, intende quindi procedere alla dismissione, con il conseguente trasferimento dei detenuti in altri istituti campani. In tutto ciò s’inserisce la volontà espressa dall’Amministrazione civica retta dal sindaco, Mario Conte, di acquisire al patrimonio comunale il Castello Colonna per destinarlo a funzioni pubbliche di orientamento, formazione e promozione culturale, nonché di adoperarsi nel trovare una soluzione alla delocalizzazione, sempre sul territorio comunale, dell’Icatt.

“Il Castello Colonna torni agli ebolitani. Subito uno spazio comunale alternativo. Con il governo Meloni la strada è aperta a possibili soluzioni ma occorre avere sin da subito le idee chiare” commenta il consigliere comunale di Fratelli d’Italia capogruppo di opposizione, Damiano Cardiello.