CICERALE. Aveva tentato di guadare l’Alento, ma la sua jeep finisce in panne: riesce a mettere in salvo il figlio che viaggiava con lui, ma viene travolto dalla piena del fiume ed annega. Questa la dinamica della tragedia, avvenuta sabato scorso a Cicerale, in cui ha perso la vita il 47enne Raffaele Cantalupo (nella foto), originario di Eredita, frazione di Ogliastro Cilento. A tradirlo, la sua passione per i motori, trasformata in lavoro con l’apertura di un’autofficina ad Omignano, in particolare per le jeep 4x4, con le quali amava attraversare tratti impervi sfidando l’estremo e la natura. Raffaele, meccanico di professione e membro del club “Salerno Fuoristrada”, quel guado a valle della diga dell’Alento lo conosceva molto bene, ma a tradirlo è stato proprio quel fiume esplorato tante volte: un’ondata di piena, infatti, l’ha sorpreso a bordo del suo Land Rover, sul quale viaggiava anche un amico, che è riuscito a tirarsi fuori in tempo. Accortosi del pericolo, Raffaele ha subito estratto il figlio 12enne dall’abitacolo per adagiarlo sulla sponda, per poi essere trascinato in acqua dalla potenza dell’ondata di piena. A recuperare il corpo, incastrato tra rami e cespugli, l’unità sommozzatori dei vigili del fuoco, immediatamente accorsi sul posto insieme ai carabinieri delle compagnie di Agropoli e Vallo della Lucania, unitamente all’ambulanza rianimativa Humanitas di Santa Venere. Sotto choc le comunità di Ogliastro e Cicerale per la sorte del meccanico annegato per salvare il figlio: il sindaco di Ogliastro Cilento, Michele Apolito, ha proclamato il lutto cittadino per oggi, giorno dei funerali.

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