GIUNGANO. Caso ‘Casetta Comunale’ a Giungano. La capogruppo di opposizione, Sabrina Palumbo, denuncia lo stato di abbandono della struttura sita presso l’ex cava, in località Tremonti, secondo detenuto, illegittimamente dall’attuale amministrazione comunale.

“Nell’anno 2000, l’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha approvato un progetto di riqualificazione ambientale della cava dismessa in località Tremonti destinandovi 645.000.000 di vecchie lire, a ciò seguiva la realizzazione della “casetta comunale”, con l’autorizzazione dell’allora proprietario a cedere bonariamente al Comune le aree necessarie alla realizzazione dei lavori”, si legge nella nota social della Palumbo. 

“A quel punto il Comune avrebbe dovuto semplicemente concludere l’iter amministrativo o con la sottoscrizione della cessione bonaria o con l’emissione del decreto di esproprio. Nulla di tutto ciò è stato fatto e (AD OGGI IL BENE È ANCORA DETENUTO ILLEGITTIMAMENTE DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, CHE LO HA PERALTRO RESO UNA VERA E PROPRIA DISCARICA!). Peraltro le attuali proprietarie del bene si sono rivolte al Tribunale Amministrativo Regionale, affinché il Comune provvedesse ad acquisire il bene o in alternativa lo rilasciasse libero da persone e cose previo il risarcimento del danno. Nonostante la sentenza del TAR (datata 2022) che ha condannato il Comune, quest’ultimo ha continuato a rimanere inadempiente, costringendo ancora una volta le proprietarie a fare causa all’Ente per la tutela dei propri diritti (siamo in attesa dell’ennesima condanna alle spese processuali)! 

L’incapacità e l’inerzia di questa compagine amministrativa – ha concluso la Palumbo - si palesa ancora una volta in tutta la sua evidenza, dal momento che con questa condotta scellerata, il Comune di Giungano sta sottraendo un bene ai cittadini che potrebbe essere utilizzato a fini turistici-ricettivi”.