CAPACCIO PAESTUM. Continuano senza sosta e con successo gli appuntamenti della rassegna "I fiori del male Festival dell'Essere" organizzata dalla Fondazione Giambattista Vico in collaborazione con il Comune di Capaccio Paestum, direzione artistica Daniela Di Bartolomeo. Il 5 agosto, dopo i saluti istituzionali di Mariarosaria Picariello, che ha sottolineato il valore alto della cultura che nasce dalle relazioni positive,   sono stati presentati i libri di Vincenza Alfano  "La guerra non torna di notte" e " Perché ti ho perduto", storie di vite che s' intrecciano nella complessità di un secolo, il Novecento, segnato da eventi tristi e catastrofici, ma anche da conquiste sociali, individuali e umane. Con la drammatizzazione di Biancarosa Di Ruocco, a partire dai testi dell'autrice, si sono materializzate Celeste e la sua amica Alda Merini, poi Cenzina e la voce della resistenza napoletana al grido di "Jatevenne". Tante le tematiche affrontate, dalla fragilità umana alle convenzioni, dagli stereotipi all' essenza, dagli abbandoni alle assenze, dalla lucidità alla follia, dalla frammentazione dell'io al desiderio di rinascita. Eleonora del Giudice con competenza ha analizzato nello specifico il tema della sopravvivenza nella visione dell'autrice attraverso le sue opere. Enza Alfano ci ha condotto con dolcezza e maestrìa nell' universo di donne e uomini afferenti a due città opposte, Milano e Napoli, ricche di contraddizioni, ma unite nella bellezza e nella riconoscibilità dei loro abitanti. Storia sociale e storie individuali si sono unite in un connubio fatto di scelte, di dolore e di amore. Le conclusioni sono state a cura del prof Vincenzo Pepe, il quale ha espresso il suo plauso per l iniziativa, poi ha ricordato Vera Slepoj che incessantemente ha indagato la mente e ha concluso con una poesia  di Baudelaire sul valore del viaggio. Continuiamo tutti insieme un viaggio ricco di relazioni, contenuti e sane emozioni, grazie a tutti.