MARZANO APPIO. Nella mattinata del 29 agosto u.s, militari appartenenti ai Nuclei Carabinieri Forestale di Roccamonfina e di Vairano Patenora, hanno dato esecuzione al Decreto di Sequestro Preventivo emesso dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica, avente ad oggetto due aziende agricole ubicate in comune di Marzano Appio (CE), alla frazione Ameglio.
Oltre al sequestro delle aziende il Gip sammaritano ha disposto, sempre su richiesta di questo Ufficio, la nomina di un Amministratore Giudiziario per la gestione delle aziende.
Le attività investigative coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e svolte dai Militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Roccamonfina, con l'ausilio dei tecnici del Dipartimento ARPAC di Caserta, hanno evidenziato, sebbene nella fase delle indagini preliminari, che i due complessi aziendali erano "attività tecnicamente connesse", con promiscuità nella gestione delle stesse. Inoltre, nel corso dei sopralluoghi esperiti in sito, sono state rilevate una serie di criticità ambientali di particolare gravità, tra le quali stoccaggio incontrollato di reflui aziendali, immissione diretta di reflui nel Rio Caricaturo, deposito nello spazio aziendale di rifiuti di varia natura (plastica, cartoni, materiale ferroso, gusci di uova rotte, etc.), non differenziati, presenza di cumuli di carcasse di galline e gusci di uova triturate; nella parte terminale del complesso aziendale vi erano diversi cumuli di rifiuti di differente tipologia (bombolette spray, rifiuti plastici, filtri di aria, etc.) oggetto di recente combustione.
Gli accertamenti hanno permesso quindi di riscontrare una gestione non conforme a Legge dei rifiuti speciali provenienti dalle attività imprenditoriali, sia nella fase di deposito, sia nella fase di smaltimento (effettuata anche attraverso la combustione degli stessi) e in assenza di autorizzazione alcuna.
Le investigazioni hanno, inoltre, permesso di stabilire che nei due allevamenti erano allevati complessivamente oltre 80.000 galline per cui risultava superato il limite dei 40.000 posti pollame per il quale il Testo Unico Ambientale prescrive il conseguimento dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. Anche detta autorizzazione A.I.A. non è risultata in possesso dei legali rappresentanti delle due aziende.
Al fine di impedire il protrarsi delle predette condotte illecite, nei confronti dei due soggetti indagati, quali legali rappresentanti delle due società coinvolte, è stato operato il sequestro preventivo dell'intero complesso aziendale ed è stato immesso contestualmente nel possesso dei beni sequestrati un Amministratore Giudiziario, che dovrà garantire l'osservanza delle norme in tema di corretta gestione dei rifiuti aziendali.
Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e i soggetti "interessati" dai sequestri sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l'assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.