Sport
Serie D, gir. I: Agropoli e Gelbison preparano il prossimo match
Marco Rizzo
03 gennaio 2013 15:14
Eye
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GELBISON, NESSUNA DEFEZIONE AL “CELESTE” PER ALESSANDRO ERRA

Viaggia senza intoppi la marcia della Gelbison verso il “Giovanni Celeste”. Domenica pomeriggio, Alessandro Erra potrà schierare il miglior undici possibile nel 4-4-2 che sfiderà il Città di Messina. Oggi pomeriggio il consueto test infrasettimanale contro la Juniores di Tortoreti per verificare lo stato dei suoi ragazzi, sottoposti ad un richiamo di preparazione nel corso delle festività natalizie dal preparatore Salvatore D’Andrea. Nessun assente per squalifica, con capitan Pecora, assente nella trasferta improduttiva di Ribera che si riprenderà il posto a centrocampo. Anche negli altri reparti, l’unica novità potrebbe essere il ritorno dal primo minuto di Pascuccio in difesa, dopo il rientro nel secondo tempo della gara del “Nino Novara”. L’ex Valle Grecanica tornerebbe a comporre il duo centrale con Manzo per cercare di ritornare dalla Sicilia senza gol al passivo, con la sfida ad un Città di Messina sempre incisivo nel proprio impianto che solletica la seconda retroguardia del girone. Per il resto, Erra sfoglia la classica margherita sugli esterni di centrocampo, con l’abbondanza di scelte. Si giocano il posto in quattro, tra Viciconte, Passaro, Di Filippo e Grimaudo, con quest’ultimi due che sembrano comunque in vantaggio. In attacco conferma d’obbligo per Senè e Galantucci, che non vogliono sfigurare al cospetto di Saraniti, che è ad un gol di vantaggio sulla coppia della Gelbison, che ha raggiunto quota sei nella classifica dei bomber.

GELBISON, L’AVVERSARIA: IL CITTA’ DI MESSINA

Alla ricerca di un posto play-off perduto nelle ultime settimane. Il Città di Messina, l’altra compagine dello Stretto assieme alla capolista Acr Messina, non intende vivere all’ombra della più quotata formazione di Gaetano Catalano. Ottenuto l’accesso in serie D attraverso i play-off, battendo in finale il Gladiator, la squadra di Pasquale Rando ha portato a termine un girone d’andata dai due volti. Prima la capacità di fare filotto al “Giovanni Celeste”, l’impianto dove lo storico Messina ha vissuto le pagine più belle della sua storia prima del fallimento e della frammentazione, con i giallorossi che si sono imposti grazie al 4-3-3 organizzato da Rando, capace di produrre il secondo miglior attacco del raggruppamento, dietro solo al Cosenza, puntando sul trio Tiscione (8 reti), Saraniti (7 marcature) e Citro (4 realizzazioni). Ottimo anche l’apporto di altri reparti, con Giardina e Assenzio sugli scudi. Poi, nelle ultime apparizioni il Città di Messina non è stato bravo a mantenere alti i ritmi, perdendo l’imbattibilità al “Celeste” ed un posto nei play-off contro il Ribera, restando a secco per l’unica volta nel proprio stadio. I tre risultati utili di fila accumulati contro Paternò, Palazzolo e Vibonese, con una vittoria e due pareggi mantengono i peloritani a due punti dagli spareggi-promozione. Il Città di Messina proverà fino alla fine ad acquisire la possibilità di essere protagonista anche dopo la conclusione della regular-season. Necessario, quindi, ristabilire la legge del “Celeste” contro la Gelbison, anche se l’opera si presenta in salita, per la mancanza di Filippo Tiscione, che sarà assente per ben tre giornate per squalifica.

AGROPOLI, PENSIERI RIVOLTI AL MERCATO E ALLA PRO CAVESE

Pur avendo assicurato la chiusura del calciomercato, l’Agropoli potrebbe operare un altro paio di innesti nella rosa di Franco Dellisanti, che continua a chiedere espressamente l’inserimento di un’attaccante. Se Gaetano Pignalosa potrebbe anche sciogliere a breve le sue riserve sulla firma di un accordo con la società biancazzurra, l’altro rinforzo potrebbe giungere in difesa, visto l’interesse dei delfini per Donato Capozzoli, classe 1995, esterno sinistro proveniente da Aquara e già utilizzato in Seconda Divisione dalla Salernitana nella breve era di Nanu Galderisi. Nonostante le rescissioni di tanti big acquistati in estate, l’Agropoli presenta una rosa che offre varianti di qualità a Dellisanti nel pacchetto arretrato e a centrocampo. Molti i calciatori duttili che potranno garantire ai delfini doti e possibilità. In difesa i rientri di Landolfi e Parisi sono una ottima notizia per il tecnico pugliese che può già contare su Montano, Ruggieri, Altobello e Lombardi. Bisognerà fare i conti con la mancanza di Giraldi in mediana.  Presentato il ricorso per le tre giornate di squalifica, ma è certa l’assenza nel derby del centrocampista ex Savoia. Per il resto stanno tutti bene, carichi e vogliosi di proseguire la strada intrapresa contro il Sambiase. Dellisanti proverà oggi il possibile schieramento da opporre ad una delle sue ex squadre, con il trainer di San Giorgio Ionico che ha guidato l’allora Cavese nel campionato di serie C1 di due anni fa, subentrando nelle ultime giornate e non riuscendo ad evitare la retrocessione diretta, prologo del fallimento della società metelliana, costretta a ripartire nell’estate successiva dall’Eccellenza.

AGROPOLI, L’AVVERSARIA: LA PRO CAVESE

Non mancheranno soltanto i tifosi alla Pro Cavese che domenica viaggerà in direzione Agropoli per il derby salvezza che inaugura il girone di ritorno dei metelliani. Mario Pietropinto avrà da sopperire all’indisponibilità di Sergio Ercolano, con l’attaccante che finora ha realizzato tre gol nell’ultimo scorcio di stagione riprendendosi dopo un lungo digiuno. Tre settimane di stop per lui e niente utilizzo al “Guariglia”. Rinviata la composizione del trio con De Rosa e Incoronato, con quest’ultimo che avrà sulle spalle il peso dell’attacco aquilotto, nel giorno del suo debutto. Possibile l’inserimento anche dell’altro nuovo arrivo, Zolfo,  a centrocampo, dove la Pro Cavese si è ulteriormente rinforzata dopo gli addii di Alfano, Serrapica e Gambi con Temponi e Rinaldi, due elementi di categoria. In difesa, con Manzi ed Esposito, Pietropinto ha rimesso a posto la cerniera centrale, con il cilentano Giordano, originario di Casal Velino, che spera di poter far parte del derby. Una Pro Cavese quasi nuova, insomma, con Pietropinto che ha tre cose in comune con Dellisanti: in primis la necessità di portar via dalle secche della classifica la sua squadra, la seconda nel dover reimpostare ed assemblare l’organico sottoposto ad un restyling nel mercato dicembrino, la terza nel vivere il match di domenica pomeriggio da ex. Il tecnico eburino ha guidato l’Agropoli nella stagione 1997-1998, in Eccellenza, nel primo anno dopo la discesa dalla serie D dei delfini ed è ricordato con grande affetto da tifosi ed ambiente biancazzurro, nonostante lo scorso anno provò a dar fastidio, con il suo Città de La Cava, a Ciccio Tudisco e ai suoi che riuscirono a respingere gli attacchi, concludendo in modo fantastico, con la promozione, l’annata vissuta sempre in testa al girone B di Eccellenza.

 



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