CASTELLAMMARE DI STABIA. Il gruppo "Noi per Stabia" chiede al comune di sostenere con ogni mezzo a sua disposizione il cessate il fuoco su Gaza, la fine dell’assedio e il riconoscimento dello Stato di Palestina: “Crimini di guerra e violazioni del diritto internazionale non possono essere ignorati”
In un contesto di drammatica emergenza umanitaria e crescente mobilitazione internazionale, il Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia è stato teatro della presentazione di una mozione dal forte impatto politico ed etico. A promuovere il documento, dal forte valore etico e politico, é stato il gruppo civico Noi per Stabia, fondato dalla ex Deputata della Repubblica Teresa Manzo, dal sindacalista e consigliere comunale Nino Di Maio e gli ex attivisti 5Stelle di Castellammare di Stabia. La mozione prende posizione contro quello che viene definito un “concreto rischio di genocidio del popolo palestinese” nella Striscia di Gaza, denunciando le conseguenze della risposta militare israeliana seguita agli attacchi del 7 ottobre 2023. Pur riconoscendo le vittime israeliane di quell’evento, il testo mette in evidenza la sproporzione dell’offensiva: oltre 30.000 morti, per lo più donne e bambini, l’80% degli edifici distrutti, e un assedio totale che priva la popolazione civile di beni essenziali come acqua, cibo, elettricità e cure mediche.
Particolare rilievo è stato dato all’ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia del 26 gennaio 2024, che ha riconosciuto come “plausibile” l’esistenza di un genocidio in atto e ha ordinato misure cautelari a Israele, poi disattese. La mozione denuncia la persistenza dell’assedio, il continuo uso della forza militare e le condizioni di apartheid nei territori palestinesi occupati, con riferimenti espliciti a violazioni del diritto internazionale umanitario e a potenziali crimini di guerra.
Nel testo si esprime la ferma condanna delle violenze in corso contro la popolazione civile palestinese, israeliana e in Cisgiordania, e si propone che il Comune esponga le bandiere della Palestina e della Pace sulla facciata di Palazzo Farnese come segnale di solidarietà e impegno civile. Si chiede inoltre di sostenere iniziative volte ad invitare il governo italiano e le istituzioni europee a sospendere ogni collaborazione militare e diplomatica con gli attori coinvolti nelle gravi violazioni del diritto internazionale, sostenere attivamente il riconoscimento dello Stato di Palestina. La mozione sollecita il sostegno alla fine immediata del blocco dei beni e dei servizi fondamentali a Gaza e auspica che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU imponga un cessate il fuoco definitivo, avviando un piano concreto per la ricostruzione della Striscia e il sostegno alla popolazione colpita. Viene inoltre chiesto che il governo italiano e l’Unione Europea si impegnino a sostenere un vero processo negoziale, fondato sul riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, sul diritto al ritorno dei rifugiati e sulla garanzia di pari diritti e dignità per tutti i popoli coinvolti.
Una volta approvata, la mozione sarà inviata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Esteri, all’ANCI e al Presidente della Regione Campania, affinché si dia avvio a iniziative istituzionali concrete e coraggiose a sostegno della pace, del diritto internazionale e della giustizia.