SALERNO. Sabato 14 giugno, alle ore 11:30 in Via Velia 4, il Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte farà visita al gazebo allestito a Salerno dal gruppo territoriale del M5S e dal Network Giovani, nell’ambito della mobilitazione nazionale “No al riarmo – Finanziateci il futuro, non la guerra”. L’iniziativa rientra in una due giorni di eventi che coinvolgeranno tutta Italia per promuovere un messaggio chiaro: fermare l’aumento della spesa militare e destinare le risorse pubbliche ai reali bisogni del Paese, come scuola, lavoro, sanità e tutela dell’ambiente. Il gazebo di Salerno sarà uno spazio di ascolto e dialogo con cittadini e cittadine, con particolare attenzione al coinvolgimento delle giovani generazioni.
“Sabato accoglieremo con grande piacere il Presidente Giuseppe Conte per un breve saluto al gazebo organizzato dal nostro gruppo territoriale insieme al Network Giovani, per ribadire un forte e deciso ‘No al Riarmo’. Sarà un momento importante di confronto e partecipazione, perché il futuro si costruisce con la pace, non con le armi. Questa iniziativa è in continuità con il nostro impegno per la pace, portato avanti negli ultimi mesi in tutta la provincia di Salerno attraverso numerose azioni pubbliche. Vogliamo mantenere vivo un canale di ascolto con i giovani, costruendo spazi di attivismo reale e consapevole. Il piano di riarmo europeo rappresenta una minaccia per la giustizia sociale: fondi pubblici che dovrebbero sostenere istruzione, sanità, lavoro e ambiente rischiano di essere sottratti per alimentare la spesa militare. Serve una mobilitazione culturale, sociale e politica per fermare questa deriva.” Siamo e saremo in piazza per difendere un futuro fatto di cooperazione, disarmo e giustizia. A Salerno, come in tutta Italia, continueremo a portare avanti con determinazione questa battaglia.” A dirlo è la Coordinatrice del Movimento 5 Stelle in provincia di Salerno Virginia Villani
L’appuntamento si inserisce nel solco delle recenti mobilitazioni per la pace, tra cui la manifestazione “Stop alle Armi” del 5 aprile scorso e quella per la Palestina del 7 giugno, sostenute dalle principali forze di opposizione.