NAPOLI. Il Napoli si complica la vita contro il Genoa e si fa rosicchiare due punti dall’Inter nella corsa Scudetto. Al “Maradona” finisce 2-2 contro i rossoblu che hanno il merito per due volte, tra primo e secondo tempo, di recuperare lo svantaggio.
Conte recupera Lobotka e lo schiera dall’1 minuto insieme ad Anguissa, Politano e McTominay a centrocampo. In difesa, davanti a Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera e Politano. In attacco la coppia Lukaku-Raspadori. Vieira schiera il Genoa con diversi giovani: esordio assoluto tra i pali per Siegrist. In difesa Sabelli, Otoa, Vasquez e Ahanor. In mediana Frendrup e Masini, con Norton-Cuffy, Messias e Vitinha alle spalle di Pinamonti. L’arbitro dell’incontro è Piccinini, 13esimo sold-out stagionale al “Maradona”.
Primo tempo
Si accende subito il Napoli sulla catena di destra con Politano: si accentra e lascia partire un sinistro a giro fuori di pochissimo. Ci prova con un’acrobazia anche McTominay a stappare il match, ma la mira non è precisa. Si deve arrendere all’11esimo Lobotka per il riacutizzarsi del problema alla caviglia patito a Lecce, al suo posto entra lo scozzese Gilmour. L’infortunio dello slovacco non smuove il piano tattico di Antonio Conte e il Napoli capitalizza lo sforzo iniziale al 16’ con la rete di Lukaku, che torna a gonfiare la rete dopo tre giornate all’asciutto. L’attaccante belga viene servito al bacio da McTominay e incrocia con il destro alle spalle di Siegrist. I rossoblu si salvano al 23’ grazie ai riflessi del portiere svizzero su un destro ravvicinato di Raspadori. Primo segnale del Genoa tre minuti dopo con una buona giocata di Messias e tocco fortuito di Vitinha che per poco non si trasforma in un assist per Pinamonti. L’attaccante rossoblu viene fermato dalla traversa su calcio di punizione di Vitinha. La squadra di Vieira prende fiducia e il pareggio lo trova al 32’ con un’autorete clamorosa di Meret su un colpo di testa ravvicinato di Ahanor, il più giovane della gara. Il pareggio (1-1) dà coraggio al Genoa che guadagna campo nel finale di primo tempo, mentre il Napoli fa fatica a creare nuovi pericoli.
Secondo tempo
Riparte con personalità il Napoli: al 47’ tiro a giro di Lukaku smanacciato dal portiere ospite. Poi, al 51’, un flipper difensivo favorisce Raspadori, ma Siegrist non si lascia sorprendere sul primo palo. Combinazione Politano-Di Lorenzo e pallone dentro l’area di rigore: l’intervento di Siegrist si trasforma in un assist per Anguissa, tap-in del camerunense murato da Vasquez. Primo cambio per Vieira che inserisce Martin per Messias per dare più forza sulla corsia di sinistra. Insiste il Napoli e la gioia del “Maradona” può esplodere nuovamente al 64’ quando McTominay fa un’altra giocata di assoluto livello e serve il passaggio del 2-1 a Raspadori che controlla e sfonda sul primo palo Siegrist. Un super McT ci riprova al 66’ con un destro dal limite smanacciato in angolo. Doppia sostituzione per il Genoa: fuori Otoa e Vitinha, dentro Bani e Kassa. Ancora Raspadori pericoloso al 72’ con un tiro sporcato in calcio d’angolo. Vieira esaurisce i cambi a disposizione al 78’ con Venturino e Zanoli, ex della Gara, per Ahanor e Sabelli. Sempre Napoli però insidioso con Politano che calcia centralmente tra le braccia del portiere. Intanto, esce tra gli applausi Raspadori, prende il suo posto Billing. Il Napoli si addormenta e il Genoa pareggia al 84’ con un colpo di testa di Vasquez che sorprende i difensori azzurri e supera Meret (2-2). Non molla il Napoli: Politano si accentra, si salva il portiere del Genoa. Il tecnico salentino si gioca la carta Neres al posto di Politano per l’assalto finale. Ed è Billing in pieno recupero a sfiorare il gol della vittoria. Ma il Napoli non riesce a sfondare e ora ha un solo punto di vantaggio da difendere dall’Inter.