ANGRI. Un silenzio assordante avvolge il futuro dell’U.S. Angri 1927. La gloriosa squadra del cavallino rampante rischia concretamente di scomparire, travolta da un disinteresse generale che sta lasciando cadere nel vuoto ogni appello. Il presidente dimissionario Raffaele Niutta, che da mesi lancia segnali di allarme, ha ribadito con fermezza la gravità della situazione:
"Ormai il tempo passa e si stanno consumando le opportunità per garantire continuità alla storia calcistica grigiorossa. Chi pensa che lasciando passare il tempo porti comunque a un’iscrizione al prossimo campionato, si sbaglia di grosso. L’Angri scomparirà per l’impossibilità economica personale più volte comunicata."
Neanche il coinvolgimento del sindaco Cosimo Ferraioli è riuscito a smuovere le coscienze o a generare una reazione concreta da parte della comunità cittadina, imprenditoriale e sportiva. La squadra, simbolo identitario per intere generazioni, rischia di dissolversi nel disinteresse generale.
"Dunque vi chiedo di non sottovalutare l’ennesimo appello", conclude Niutta, "perché luglio arriverà inesorabile e, se nulla cambierà, la città di Angri – in tutte le sue componenti – sarà l’unica responsabile del destino calcistico della propria squadra." Il tempo stringe. La storia, la passione e l’orgoglio di una città intera sono appesi a un filo. L’auspicio è che si trovi, prima che sia troppo tardi, la volontà e la responsabilità di reagire.