CREMONA. Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa dopo il successo ottenuto contro la Cremonese: 

"Si chiude un anno straordinario per noi e per i tifosi del Napoli. Abbiamo vinto due trofei, e quando vinci a Napoli lo senti ancora di più. Prima di venire qui, mi era stato detto che vincere uno scudetto a Napoli sarebbe stato come vincerne dieci altrove. I ragazzi sono stati bravissimi, e possiamo dire che il lavoro sta pagando. Se resteremo uniti, al di là delle difficoltà, sarà sempre difficile affrontarci per le altre squadre. Per l’anno nuovo l’obiettivo sarà quello di continuare a rendere orgogliose le persone che ci seguono. Oggi non era facile contro questa Cremonese, che ha un allenatore bravo come Nicola. Abbiamo confermato quanto di buono avevamo fatto vedere in Supercoppa. Abbiamo giocato bene ma dobbiamo lavorare per concretizzare le tante occasioni da gol che creiamo; bisogna essere più cinici, anche perché a livello di gioco siamo cresciuti molto. Lobotka era abituato da sempre a giocare da play nel 4-3-3, adesso nei due di centrocampo c’è anche il grande lavoro di McTominay, che credo stia esprimendo il suo miglior calcio in quella posizione. E quando Lobotka ha avuto dei problemi, c’è stato Elmas che si è adattato. Nell’emergenza riusciamo sempre a trovare una soluzione. Ora con il nuovo anno ci saranno tante partite, e bisognerà stare attenti. Gilmour dovrà recuperare da un’operazione, mentre Anguissa potremmo averlo a fine mese. Lukaku e De Bruyne? Non sappiamo ancora di preciso quando torneranno a disposizione. Giocando sempre ogni tre giorni sarà tosta. Spinazzola oggi mi ha chiesto il cambio perché si sentiva affaticato, e ho preferito non prendere rischi. Hojlund? Aveva ricevuto qualche critica, intanto sta facendo un percorso che nessuno si aspettava. Sta capendo sempre di più il lavoro che deve fare e le posizioni che deve mantenere. Siamo una squadra che difende attaccando, senza aspettare i nostri avversari, e questo ti porta a tenere la palla lontano dall’area. Con le mie squadre mi piace instaurare un rapporto carnale, di fiducia reciproca. Questo gruppo sta andando oltre i suoi limiti, e per gli avversari sarà sempre dura”.