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AL CAPOLUOGO
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Capaccio, vertici del Credito Cooperativo nazionale in visita alla Madonna del Granato
Comunicato Stampa
20 luglio 2017 17:13
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CAPACCIO PAESTUM. In occasione dell’annuale Assemblea della Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo, i Soci di FederCampana si sono riuniti a Capaccio Paestum, il 7 luglio scorso, per l’approvazione del bilancio del 50° esercizio.
Prima di raggiungere l’Assemblea, il presidente ed il direttore della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali ed Artigiane (Federcasse), Augusto Dell’Erba e Sergio Gatti, si sono recati in visita al Santuario della Madonna del Granato di Capaccio Vecchio, accompagnati dagli esponenti della BCC di Capaccio Paestum: il presidente Rosario Pingaro, il direttore generale Giancarlo Manzi ed il presidente del Collegio Sindacale, Pietro Cursaro (nella foto).
Una volta giunti in Assemblea, alla presenza del presidente e del direttore di FederCampana, Lucio Alfieri e Francesco Vildacci, e del presidente di ICCREA, Giulio Magagni, nell’ambito del dibattito assembleare è intervenuto il dott. Cursaro per illustrare e dare nuovo vigore al percorso istituzionale intrapreso e finalizzato alla Proclamazione della Madonna del Granato Patrona del Credito Cooperativo nazionale.
Il dott. Cursaro ha brevemente illustrato il percorso storico che ha sancito l’antichissimo e specialissimo legame tra Capaccio Paestum e la melagrana, frutto simbolo del movimento del Credito Cooperativo: “Siamo nel cuore della Magna Graecia, nella terra dei Templi di Paestum e del mito greco di Hera Argiva, la dea potente con la melagrana, simbolo della fertilità umana e naturale e dell’abbondanza. Siamo nella terra della melagrana dunque. Ma, soprattutto siamo nella terra della Madonna del Granato, la Madonna con la melagrana in mano e recante in braccio suo figlio Gesù. Il significato che la melagrana assume nella mano di Maria Vergine Santissima è l’amore di Dio verso ogni sua creatura”.
Ricordando parole di incoraggiamento rivolte da Papa Francesco al mondo della cooperazione e rifacendosi anche all’udienza concessa nel 1989 da Papa Giovanni Paolo II ai soci ed ai dirigenti delle Casse Rurali ed Artigiane e delle cooperative italiane, il dott. Cursaro ha ripercorso l’iter istituzionale avviato dalla BCC di Capaccio Paestum nel 2016, condiviso e sostenuto dalla Filiera del Credito Cooperativo Campano e che ha ottenuto anche l’incoraggiamento concreto da S.E. Monsignor Ciro Miniero, vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania.
Conclude Cursaro: “Siamo consapevoli delle complessità del momento storico attuale del Credito Cooperativo ma pensiamo anche che l’idea alla base del percorso avviato sia, per sua natura, destinata ad irradiare energia preziosissima e del tutto inedita in mille possibili direzioni. Oltre noi qui oggi e oltre questo nostro Tempo. Per il Credito Cooperativo”.



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