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NOTA STAMPA
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Ascea, Codacons Cilento attacca: "Dal sindaco nessuna risposta su Legge Daniele e P.U.A."
Comunicato Stampa
17 dicembre 2025 12:23
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ASCEA. A distanza di mesi dalla formale richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario sulla cosiddetta Legge Daniele, nessuna risposta ufficiale è ancora giunta dal Sindaco di Ascea l’avv. Stefano Sansone. Un silenzio che ora rischia di trasformarsi in un caso di rilevanza regionale, con possibili profili di responsabilità amministrativa e contabile. La richiesta, avanzata dall’avv. Pasquale D’Angiolillo, consigliere comunale del gruppo di minoranza, riguardava lo stato di attuazione della legge regionale n. 5/2005 (Legge Daniele) e, soprattutto, il destino del Piano Urbanistico Attuativo (P.U.A.) regolarmente pagato con risorse pubbliche ma mai portato all’approvazione del Consiglio comunale né reso operativo. Una vicenda che il Codacons Cilento definisce 'grave e ingiustificabile', poiché coinvolge denaro pubblico già speso, la possibile perdita di finanziamenti regionali e il rischio concreto che l’intero impianto normativo venga abrogato, rendendo definitiva una spesa priva di qualsiasi utilità per la collettività.

"Quando su atti amministrativi finanziati con fondi pubblici cala un silenzio così prolungato – dichiara l’avv. Bartolomeo Lanzara, presidente del Codacons Cilento – non siamo più davanti a una dialettica politica, ma a un problema di responsabilità amministrativa e contabile. I cittadini hanno diritto di sapere come sono stati spesi i loro soldi e perché un piano pagato non sia mai entrato in funzione".

Il Codacons elenca una serie di quesiti rimasti senza risposta:

- perché il P.U.A. non sia mai stato portato in Consiglio comunale per l’approvazione;

- perché il Comune di Casal Velino, espressamente incluso nella Legge Daniele, non abbia mai ricevuto copia del piano;

- se la Regione Campania abbia richiesto la restituzione delle somme anticipate;

- per quale motivo i cittadini di Ascea debbano sostenere il costo di un piano mai operativo.

"In assenza di chiarimenti immediati, formali e documentati – conclude Lanzara – il Codacons Cilento procederà senza ulteriori rinvii a investire della vicenda il Difensore Civico regionale e, qualora emergano profili di danno erariale o irregolarità amministrative, trasmetterà gli atti alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. La tutela delle finanze pubbliche e del territorio non può restare ostaggio del silenzio istituzionale".



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