Cronaca
ESITO DELL'AUTOPSIA
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Castellabate, giallo Nowak: Silvia uccisa con una o più coltellate all'addome
Antonio Vuolo
21 ottobre 2024 22:20
Eye
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CASTELLABATE. Potrebbe essere stata uccisa con una o più coltellate Silvia Nowak, la 53enne tedesca rinvenuta seminuda e semi carbonizzata venerdì mattina nei pressi della sua villetta, a Ogliastro Marina. L’esame autoptico, eseguito stamattina dal medico legale Adamo Maiese, ha confermato, infatti, la presenza sul suo corpo di ferite da arma taglio, in particolare all’addome. Ma, al momento, non è stata rinvenuta l’arma del delitto. Le fratture alla testa e al polso sarebbero, invece, accidentali. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Agropoli sotto la delega della Procura di Vallo della Lucania, si concentrano ora sulla ricostruzione degli eventi che hanno portato alla morte della donna, identificata stamane dal compagno prima che iniziasse l’esame autoptico. Gli investigatori ritengono che l’assassino abbia cercato di bruciare il corpo dopo averla uccisa in un altro luogo, per poi trascinarlo nella vegetazione a circa 150 metri dalla villetta della vittima. Questa ipotesi trova conferma nelle tracce di bruciato rinvenute nell’area e nel fatto che la zona era già stata perlustrata durante le ricerche. Il principale sospetto resta il compagno della vittima, K.D., ascoltato già nelle prime ore successive al ritrovamento presso la stazione dei carabinieri di Santa Maria di Castellabate e successivamente rilasciato, poiché al momento non ci sono prove a suo carico. L’uomo ha lasciato casa, come si evince da una telecamera di videosorveglianza di un vicino, un’ora dopo Silvia, per andarla a cercare insieme a un vicino. Poi, in serata, ancora più preoccupato, ha denunciato la scomparsa ai carabinieri. "Stiamo lavorando senza escludere alcuna ipotesi, concentrandoci principalmente su quella del femminicidio" spiega il procuratore facente funzioni di Vallo della Lucania, Antonio Cantarella. Tuttavia, aggiunge: "In questo caso, ci troveremmo di fronte a un femminicidio atipico, poiché non ci sono mai state denunce di violenze domestiche né recenti riscontri di litigi o segnali di conflitti".

Le indagini proseguono anche sulla villetta della coppia, posta sotto sequestro probatorio e ispezionata sabato dai carabinieri del Sis di Salerno. La scientifica ha analizzato l’abitazione, il giardino, l’automobile, il caravan e la roulotte. La morte di Silvia Nowak, che aveva scelto di vivere a Castellabate col suo compagno, resta dunque un mistero ancora tutto da chiarire.



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