Sanità
LA NOTA DEL SINDACATO
LA NOTA DEL SINDACATO
Ospedale Agropoli, Fp Cgil: "Si apra subito Pronto Soccorso e i posti letto di riabilitazione"
Comunicato Stampa
14 novembre 2025 12:05
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AGROPOLI. La FP CGIL Salerno ha da subito accolto con soddisfazione la notizia che l’ASL Salerno avrebbe modificato l’Atto Aziendale prevedendo formalmente l’istituzione del Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Agropoli. Un passaggio importante che la FP CGIL ha richiesto perché rappresenta un segnale concreto verso il ripristino del servizio di emergenza-urgenza e verso il pieno riconoscimento del diritto alla salute per la comunità cilentana.

Tuttavia siamo costretti a notare che dalle promesse d’inizio campagna elettorale, a 10 giorni dall’appuntamento elettorale, non si è ancora passati ai fatti. È fondamentale che non si tratti di una determinazione legata al clima elettorale, ma di una scelta strutturale e definitiva che restituisca dignità al presidio ospedaliero, ai cittadini e alle lavoratrici e ai lavoratori che da anni garantiscono, con professionalità e sacrificio, la continuità dell’assistenza. Fin dall’inizio di questa lunga battaglia per la sanità pubblica la FP CGIL Salerno ha avuto un ruolo determinante, richiamando con forza l’attenzione sull’alto numero di accessi al Punto di Primo Intervento (PPI) di Agropoli (oltre 12.000 nel 2024) che confermano come la struttura abbia di fatto svolto un ruolo da Pronto Soccorso. Già lo scorso 16 ottobre avevamo sollecitato l’ASL Salerno a “passare dalle promesse ai fatti”, portando all’attenzione pubblica la realtà di un presidio classificato come “area particolarmente disagiata”, che secondo il DM 70/2015 deve essere dotato di un servizio di emergenza pienamente operativo, e quindi prevedere un Pronto Soccorso a tutti gli effetti.

Grazie a un lavoro costante di denuncia e di proposta, il sindacato ha messo in luce le gravi carenze dell’Ospedale di Agropoli: flussi di accesso oltre i limiti di un PPI, reparti ridotti e l’assenza di servizi essenziali come cardiologia e rianimazione. È infondata, inoltre, la notizia secondo cui sarebbe più facile reclutare medici per un Punto di Primo Soccorso: il Decreto Bollette ha equiparato i criteri di assunzione, e anzi la difficoltà è maggiore quando mancano i necessari supporti ospedalieri che la FP CGIL continua a rivendicare.

Ribadiamo le nostre priorità per il futuro dell’Ospedale di Agropoli: non sogni, ma il pieno rispetto della normativa e dell’Atto Aziendale. Chiediamo l’attivazione del Pronto Soccorso con personale e attrezzature adeguate, dei servizi di chirurgia previsti dal DM 70/2015 per le aree disagiate, dei posti letto mancanti della Lungodegenza, l’apertura della Riabilitazione con 60 posti letto e della Terapia Iperbarica con la presenza dei rianimatori. Vogliamo che il presidio diventi un punto di riferimento stabile per il Cilento, decongestionando le strutture dell’area nord e fungendo da porta di accesso per l’Hub cardiologico e neurologico del DEA di Vallo della Lucania. La presenza di rianimatori e cardiologi è imprescindibile per garantire l’efficienza della “Rete tempo dipendente” e per sostenere il ruolo dell’ospedale come polo di Riabilitazione Intensiva respiratorio cardiologico neurologico. Ci chiediamo come sia possibile realizzare tutto ciò senza rianimatori e cardiologi. Ma soprattutto ci chiediamo: poiché le attività di riabilitazione sono in corso solo nel Presidio di Scafati, nell’area nord della Provincia, mentre quelle del Da Procida a Salerno sono drasticamente ridotte in attesa del nuovo Polo Riabilitativo, che destino avrà la riabilitazione pubblica nell’area sud della provincia? 

Siamo pronti a tutte le forme di mobilitazione per evitare che si riduca ulteriormente il perimetro del servizio sanitario pubblico nel settore della riabilitazione, che ha già ceduto troppo spazio ai privati. È indispensabile garantire ai cittadini la possibilità di portare avanti i propri percorsi di riabilitazione nei presidi ospedalieri pubblici, così come previsto dagli atti aziendali. Rivendichiamo con forza che il Servizio Sanitario Pubblico non deve abdicare al proprio ruolo, ma deve continuare a essere il punto di riferimento fondamentale per la tutela della salute e per l’accesso equo alle cure. Nelle prossime ore continueremo a seguire da vicino l’evolversi della vicenda, affinché ciò che è stato annunciato diventi al più presto una realtà concreta e Agropoli possa finalmente disporre di un vero servizio di emergenza-urgenza, sicuro, efficiente e dignitoso. Non è accettabile che l’ospedale di Agropoli resti fermo e che né il polo riabilitativo previsto dagli atti aziendali, né il Pronto Soccorso promesso all’inizio della campagna elettorale, vengano effettivamente realizzati” dichiarano il Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Salerno, Antonio Capezzuto,  Massimiliano Voza, coordinatore Medici e Dirigenti SSN della FP CGIL Salerno e Domenico Vrenna, coordinatore Area Sud sanità.



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