Attualità
Banca fantasma: i commenti degli esperti
Redazione
04 agosto 2010 10:45
Eye
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di_lascio

 

In merito alla mega truffa orchestrata anche in provincia di Salerno dai promotori della fantomatica Banca Popolare del Meridione, abbiamo raccolto dei pareri eloquenti in materia.

 

Antonio Marino, direttore generale della Bcc di Aquara.

“Incredulità. Tanta incredulità. È l’unica sensazione possibile. Siamo nel 2010. Abbiamo alle spalle una serie interminabile di casi analoghi. La corruzione è uno degli sport più praticati ormai in questa nazione, eppure ci sono ancora persone, tra l’altro anche abbastanza titolate, che si fanno turlupinare in maniera così semplice ed evidente. Ho letto le varie giustificazioni dei malcapitati, oggi, sui giornali. Non reggono. Sono tutte giustificazioni leggere e postume. Come si fa ad affidare del denaro a persone sconosciute senza chiedere un minimo di certezze documentarie. Probabilmente, questi soldi investiti nel sogno di una nuova banca, non erano soldi eccessivamente sudati. Ma bisogna anche riflettere sul perché il miraggio della costituzione di una nuova banca “tira” sempre così tanto. C’è chi insegue il sogno di una possibilità di occupazione, chi di un incarico di prestigio, chi un’opportunità di guadagno. La cosa più paradossale è che ogni progetto di nuova banca viene accompagnato da frasi eclatanti che evocano la soluzione di tutti i problemi. Come se la nuova banca che dovesse nascere, più che un istituto di credito dovesse essere un istituto di beneficenza. Si promettono prestiti facili a tutti, capacità di ascolto per tutti e così via… fino a far sempre intravedere che le banche esistenti sono tutte meno efficienti di quella che nascerà. Alla luce di episodi negativi come questo della fantomatica Banca Popolare del Meridione, appare sempre più attuale ed efficace il sistema delle Bcc e del loro virtuoso metodo indiretto di controllo sociale della comunità sui suoi operatori. Il problema non è avere una banca in più (tra l’altro in Italia ce ne sono anche troppo e troppo buone), ma avere una economia più sana. Non c’è nessuno che vuole battersi  per accorciare i tempi di pagamento della pubblica amministrazione alle imprese, per eliminare qualche spesa inutile e abbassare la pressione fiscale, per dare certezze ai pagamenti. Una buona economia si regge sulla certezza delle transazioni finanziarie. Oggi, in Italia, non c’è certezza dei pagamenti. I cattivi pagatori aumentano e non sono sanzionati. Chi lavora onestamente è sempre più stressato dall’incertezza dell’incasso dei crediti. All’estero i cattivi pagatori sono più perseguitati…”.

 

Enrico Di Lascio (nella foto), presidente della Bcc di Capaccio Paestum:

“Questi tipi di raggiri, articolati da sedicenti banchieri e promotori, sono a mio avviso facilitati dall’attuale momento di confusione economica, che non consente alla gente una serena analisi delle cose, figuriamoci di sottoscrizioni bancarie presentate come vantaggiose e redditizie. Gli ignari investitori coinvolti, evidentemente, hanno intravisto prospettive brillanti attraverso la possibilità di diventare soci di una banca, e nel contempo sono stati anche allettati, probabilmente, da promesse di assunzioni per figli e parenti. Ovviamente l’invito che faccio a tutti è quello di essere estremamente prudenti e a diffidare da proposte d’investimento apparentemente allettanti, che spesso, purtroppo, nascondono vere e proprie truffe. Ovviamente tutto quanto successo non fa altro che mettere in risalto ancora una volta l’efficacia, l’esperienza e la solidità del Credito Cooperativo, formato da piccole banche che operano, in maniera seria, laboriosa e trasparente, esaltando al massimo il concetto di localismo, elemento su cui si basa ogni BCC: per queste banche ogni cliente è un soggetto “vivo” e non un semplice numero”.


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