Attualità
IL 16 NOVEMBRE
IL 16 NOVEMBRE
Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada: il grido di dolore e denuncia di Teresa Astone (AIFVS APS)
Redazione
16 novembre 2025 09:09
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CILENTO. In occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, che si celebra oggi, arriva un messaggio duro, diretto, quasi disarmante nella sua verità. A lanciarlo è Teresa Astone, referente per i progetti dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada  di Salerno e Cilento(Aifvs APS), che quest’anno ha scelto di non organizzare alcuna manifestazione pubblica. Una decisione forte, che diventa essa stessa una denuncia. "E quest’anno non organizzerò nulla. Non per mancanza di amore, né di rabbia, né di coraggio. Ma perché ho capito che non servono più le foto di volti perduti, né le piazze piene di croci", scrive Astone, spiegando come il dolore delle famiglie colpite continui a restare un grido isolato: "La verità è che ricordiamo sempre noi… le famiglie che hanno perso qualcuno, le associazioni che da anni gridano nel vuoto. Gli altri restano spettatori distratti". Una riflessione amara, che poggia sulla realtà degli ultimi giorni: ancora giovani morti, ancora feriti gravi, ancora destini spezzati. Storie che, come sottolinea Astone, "faranno rumore per un giorno, forse due… poi verranno inghiottite dal silenzio di sempre. Un silenzio che uccide quanto l’impatto contro l’asfalto". Al centro della sua denuncia c’è un concetto che da anni le associazioni portano avanti: la strada non è un luogo neutro, ma un campo in cui l’assenza di controlli, la superficialità dei comportamenti, la carenza di norme efficaci generano tragedie non più tollerabili. "Le strade restano un campo di battaglia: velocità, distrazioni, superficialità, egoismi. La combinazione perfetta per trasformare una vita in un numero". Per Astone non serve più riempire le piazze, servono scelte politiche serie, controlli costanti, responsabilità: "Le istituzioni parlano, promettono, firmano… ma quando c’è da cambiare davvero, quando c’è da proteggere davvero, la volontà evapora come nebbia al sole".

E ancora, rivolgendosi direttamente a chi governa: "Ogni norma mancata, ogni controllo assente, ogni leggerezza amministrativa ha un volto, un nome, una famiglia che non potrà più ricomporsi". Il messaggio della responsabile AIFVS è un appello che supera il rito della memoria e punta al cuore della collettività: cambiare abitudini, assumersi responsabilità, considerare il rischio su strada un problema culturale prima ancora che legislativo. "Ogni volta che qualcuno muore sulla strada, non muore solo una persona, muore un futuro, una famiglia, un pezzo di mondo. Il cambiamento non nasce da una foto. Nasce da una coscienza. Nasce da ognuno di noi. Nasce ora". Un testo che, come lei stessa afferma, è stato scritto per parlare al mondo: "Se farà rallentare anche solo una mano sul volante… allora sarà valsa la pena non organizzare nulla e aver scelto di parlare al mondo". In un Paese che conta ogni anno oltre 3.000 vittime della strada, il silenzio scelto da Teresa Astone diventa più forte di qualsiasi manifestazione. È un grido che chiede ascolto, responsabilità e coraggio. Coraggio che, oggi più che mai — conclude — "è dovuto".



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