CAPACCIO PAESTUM. A quattro anni dal suo esordio letterario, Mariangela Maio pubblica la sua seconda silloge, Marziale (febbraio, 2024), edita da AttraVerso, casa editrice interamente dedicata alla poesia. La presentazione si terrà venerdì 1° marzo, alle ore 18:30, presso la Biblioteca Erica, sita in Piazza Carlo Santini, a Capaccio Paestum. L’incontro vedrà la partecipazione del sindaco di Capaccio Paestum, l’avvocato Franco Alfieri e dell’assessore all’istruzione e alle politiche sociali, Mariarosaria Picariello. Dialogheranno con l’autrice la professoressa Daniela Di Bartolomeo, direttore della rassegna “I fiori del male: Festival dell’essere”, e la scrittrice Iside Rinaldi. Le letture saranno curate da Biancarosa Di Ruocco, attrice e regista.
Costruita su più piani – testuale, simbolico, musicale – divisa in sei sezioni, Marziale è più di una semplice raccolta poetica. Una confessione in chiaroscuro, invece, il modo in cui la poetessa conosce il mondo e lo incorpora, trasformandolo in visione. È una figlia, Marziale, partorita dalla testa e dal cuore della madre, una figlia che non piange, non con le lacrime. Sono le parole il mezzo con cui Mariangela Maio si immerge nella vita, nella lotta quotidiana, e ne ricava il senso di una bellezza resistente. È mai possibile provare gratitudine verso una condizione che è insieme vita e morte, continua riemersione del male, continua tensione al bene dentro il male? La risposta è una creazione che mescola il dramma e l'ironia, risuona di echi letterari e non solo (riferimenti al balletto, al cinema, al teatro), evoca figure simboliche e affascinanti, che si muovono su un palcoscenico insieme reale e irreale, in un sogno che sa di verità profonda.
Di Marziale Iside Rinaldi scrive: “…un dottor Frankenstein con la sindrome di Icaro, un uomo di scienza conteso tra due forze contrapposte: una spinta verso la luce e un’attrazione verso il basso, in perenne inesorabile discesa fino all’osso delle cose. Leggi e ti ritrovi spettatore di un delirio di Strindberg, a sbandare circoscritto in un calligramma di Apollinaire, E ciò con la fiera, ribelle dinamicità di un Palazzeschi. Un Palazzeschi, però, che va alla guerra animato dal demone scrittorio russo”.
“Nella poesia di Maio ribolle una realizzazione di salvezza: una consapevolezza – un auto-da-fé? – che conforta e conduce a qualcosa di più lontano, di più alto, di più duraturo. Chi ancora non avesse chiara la voce e la missione di questa poetessa, legga questo suo nuovo libro, Marziale, e lo faccia presto – molto presto. O si rassegni una volta per tutte al silenzio” (dalla prefazione di Marco Sonzogni).
Praticante avvocato, giornalista e traduttrice, Mariangela Maio vive a Capaccio Paestum. La sua prima raccolta di poesie, Ionùda (Dialoghi, 2020), è stata tradotta sul Journal of Italian Translation del Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne dell’Università di Brooklyn (NY) e ha ricevuto il Premio Speciale “Aristide La Rocca”. - Opera Prima alla ventisettesima edizione del Premio Internazionale di Poesia Poseidonia Paestum.