NAPOLI. Il 4 luglio 1776 è una di quelle date segnate in rosso sul calendario della storia. È il giorno in cui le 13 colonie inglesi dichiarano l’indipendenza dalla madrepatria. È il giorno in cui nascono gli Stati Uniti d’America.
In prossimità di questa ricorrenza, in tutto il mondo tra ambasciate, consolati e centri culturali si festeggiano i 248 anni dall’indipendenza. L’Italia non è da meno e, nella giornata del 26 giugno presso il Consolato statunitense a Napoli, si è tenuta una celebrazione volta a ricordare l’indipendenza e le origini del Paese guida dell’Occidente. Il Console Generale degli Stati Uniti d’America in Italia, Tracy E. Roberts-Pounds, ha voluto ricordare anche gli stretti e antichi legami tra il Paese a stelle e strisce e il nostro Belpaese e, in particolare, con la terra campana. Non solo la migrazione dall’Europa verso l’altra costa dell’Atlantico: anche dal punto di vista intellettuale e filosofico i ponti lungo il 41esimo parallelo sono sempre stati ben saldi e uno dei più noti padri fondatori degli U.S.A., Benjamin Franklin, ha intrattenuto un proficuo rapporto epistolare con l’intellettuale partenopeo Gaetano Filangieri.
Per celebrare i 248 anni dell’indipendenza sono stati invitati vari esponenti politici e della società civile. Tra gli invitati dalla Console Roberts-Pounds, anche il Cavaliere Domenico De Rosa, CEO di SMET. Per l’occasione, Domenico De Rosa ha voluto sottolineare quanto il legame tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America debba essere più forte che mai. “Ci sono venti che spirano in un’altra direzione - ricorda - e che provano a mettere in discussione la nostra posizione atlantista, a sostegno di un mondo liberale. Non possiamo farci irretire dal canto delle sirene dell’Est”.
Il richiamo del Cav. De Rosa è all’attuale congiuntura geopolitica: “Anche se nella politica non esiste il bianco o il nero, non possiamo eludere una realtà fondamentale: che il mondo sviluppatosi all’ombra dell’ideale liberale ha garantito il maggior progresso e sviluppo, favorendo il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni occidentali. Dobbiamo porci in una prospettiva storica e non soffermarci al momento presente, dove le crisi e le difficoltà che viviamo possono farci perdere di vista il nostro ruolo nel mondo e i nostri rapporti con gli altri attori globali”.
Il CEO di SMET sottolinea che “i legami di amicizia tra U.S.A. e Italia sono profondi e duraturi. Storicamente c’è stato uno scambio positivo e proficuo per entrambe, dal punto di vista economico, culturale, politico. Tanti figli della nostra terra sono andati negli Stati Uniti per cercare miglior fortuna e i nostri connazionali hanno contribuito a rendere grande quella che, non a torto, è stata definita la "Land of opportunity”. De Rosa chiude sottolineando che “quello spirito intraprendente e pioniero deve caratterizzare anche la nostra vita economica e sociale, specialmente nel Sud Italia. Nonostante le criticità che ci sono in ogni dove, da Ovest a Est, gli Stati Uniti rimangono un modello a cui guardare e da cui prendere ispirazione”.