CASTELLABATE. Il regista cinematografico cilentano Gianni Petrizzo trionfa a New York negli Stati Uniti con il cortometraggio “L’isola insanguinata” ambientato sull’isolotto di Licosa, a Castellabate, nel cuore del Cilento. Nel corto, il regista di Agropoli racconta di una donna che, dopo aver visitato l’isola con il suo compagno, desidera rimanere sola per riflettere sulle proprie azioni. Il compagno poi lascia l'isola, decidendo di tornarvi il giorno dopo. Inevitabilmente, l'isola diventa metafora di un luogo di redenzione o di condanna. Il mare metafora di un confine sconosciuto e stretto. Nel cast, tra gli altri, c’è anche Costabile Montone, cittadino storico dell’isola di Licosa con la sua barchetta tricolore.
“Mi è piaciuta l’idea di girare il film sull’isola di licosa paragonandola metaforicamente al purgatorio di Dante dove una donna cerca risposte e forse anche redenzione perché la donna è fragile e sacra nello stesso tempo. Mi piace lasciare alla fine della proiezione, dubbi, domande e riflessioni agli spettatori che rappresentano la vera giuria. Come regista, mi sento responsabile non solo di ciò che mostro, ma anche di ciò che lascio nel silenzio alla fine della visione” commenta Petrizzo.
Poi, la sua dedica finale: “Dedico questo premio a tutte le donne che hanno avuto paura. A tutti gli uomini che hanno amato tardi. E a quella parte di noi che, ogni volta, sceglie di ascoltare il battito prima del silenzio. Grazie alla giuria, alla produzione, al mio team, a chi ha creduto in questa visione anche quando era solo un’idea quasi impossibile. E grazie alla vita, che resta sempre il racconto più difficile da scrivere”.